Ultime notizie

Città del tartufo in cucina, Alba e Acqualagna vincono a pari merito

Città del tartufo in cucina, Alba e Acqualagna vincono a pari merito

ACQUALAGNA (Pesaro)  – Alba e Acqualagna vincono ex aequo la 3ª Gara nazionale delle città del tartufo, nell’ambito della 60ª Fiera internazionale del tartufo bianco, con lo chef Massimo Carleo del ristorante Pico bistrot immerso nel parco La Madernassa a Guarene e lo chef Michele Renga del ristorante La ginestra del furlo.

Le ricette sul podio: ramen di spaghetti alla chitarra con porcini, castagne, colombaccio e tartufo bianco (Alba) e la ricetta Il cortile e il bosco ossia, ravioloni al Parmigiano, cremoso di Casciotta d’Urbino Dop estratto di faraona arrosto e tartufo bianco (Acqualagna).

È la prima volta che il Tartufo award finisce con un pareggio. «Sono molto felice di aver partecipato e di aver portato il tartufo di Alba ad Acqualagna, per far degustare questo pregiato fungo e abbinarlo ad un piatto che conduce in un viaggio dei sapori dall’Italia al Giappone», ha esordito Carleo.

«Sono contento e ritengo che il giudizio sia giusto», ha detto Michele Renga di Acqualagna. «Sono felice di aver gareggiato e di aver proposto un piatto che rappresenta totalmente il nostro territorio».

Una sfida avvincente tra due città simbolo del tartufo a livello mondiale, riconosciute capitali italiane del tartufo bianco. A condurre la gara al Salotto da gustare è stata Giulia Capocchi, inviata di Rai uno, mentre, a decretare i vincitori: la giuria popolare composta dai commensali delle singole sfide e una giuria tecnica composta dalla giornalista Veronique Angeletti, Marco Faiella chef executive, Floro Bisello, dell’Accademia italiana della cucina che ha giudicato ex aequo i due piatti.

La premiazione è avvenuta sul palco del Salotto da gustare da parte del sindaco Pier Luigi Grassi, dell’intera giuria presieduta da Gabriele Principato del Corriere della sera e con Marcello Pennazzi di Pasta Luciana Mosconi, main sponsor della Fiera.

Il giudizio di Gabriele Principato, presidente di giuria: «Due piatti molto differenti, entrambi eseguiti in maniera eccellente, il primo piatto di Alba dello chef Massimo Carleo contenente uno sguardo sul tartufo bianco con un occhio internazionale. Il secondo piatto, dello chef Michele Renga, un grande classico rivisitato con contemporaneità. Noi della giuria tecnica ci siamo confrontati, abbiamo esaminato il lato tecnico, il lato gustativo e siamo arrivati alla conclusione che non poteva che essere un ex aequo».

Le altre città partecipanti sono state Città di Castello (Umbria) con la chef Rania Khouya, Millesimo (Liguria) con lo chef Ugo Vairo, Amandola (Marche), con lo chef Davide Camaioni, Regione Molise con lo chef Nicola Vizzarri.

In passato le città del tartufo che hanno trionfato sono state San Miniato con lo chef Paolo Fiaschi nel 2023 e Amandola con lo chef Davide Camaioni (2024), quest’ultima in competizione anche in questa edizione. In occasione della terza manche della gara è intervenuto Enrico Rossi, vice presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura: «Il tartufo è una straordinaria eccellenza agroalimentare, un asset importante per la promozione e valorizzazione del nostro territorio. Fondamentale è fare rete, elemento imprescindibile». L’assessore regionale è intervenuto la mattina al seminario a cura del Prs Marche dal titolo Il futuro del tartufo nelle Marche: ricerca, clima e sostenibilità.

Ansa

Banner Gazzetta d'Alba