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Libera Asti propone ai docenti un corso su giovani e violenza

Libera Asti propone ai docenti un corso su giovani e violenza

di Manuela Zoccola

ASTI – S’intitola “Giovani e violenza. Ricerca di senso, educazione all’etica ai diritti” il primo dei tre corsi (di tre ore ciascuno) proposti da Libera Asti, nell’ambito degli appuntamenti formativi rivolti ai docenti e aperti alla cittadinanza, che il Coordinamento organizza annualmente a sostegno del contrasto civile alle ingiustizie sociali, alla corruzione e alle mafie.

L’appuntamento è per mercoledì 5 novembre, dalle 16 alle 19, alla fondazione Goria, in piazza San Martino 11, ad Asti. Il corso, che ha il sostegno dell’Acli Asti, affronta un tema avvertito come particolarmente urgente dal Coordinamento, cioè quello del rapporto tra giovani e crimine, partendo dalla dolorosa constatazione che i primi commettono reati sempre più gravi e in età sempre più precoce. Secondo quanto sottolineato dal Coordinamento, la violenza dei giovani è sicuramente l’espressione di una forma di disagio e per alcuni studiosi il comportamento antisociale minorile è un appello al mondo degli adulti.

Nell’occasione, siederanno al tavolo dei relatori:

  • Chiara Davico (neuropsichiatra all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino e ricercatrice presso l’Università torinese; clinicamente si occupa di adolescenti con acuta e grave psicopatologia; è impegnata nell’attività di ricerca su molti temi, anche in contesti non clinici come la scuola; e ha ideato Spes program, di cui è responsabile scientifica), che interverrà su  “Il benessere mentale degli adolescenti oggi”;
  • Salvatore Inguì (operatore dell’ufficio di servizio sociale per i minorenni di Palermo; già docente di “metodi e tecniche del servizio sociale per l’Università palermitana e per quella di Messina, è stato condirettore della rivista Sottotraccia; tra l’altro, è referente di Libera Trapani, ideatore del progetto Amunì e svolge attività divulgativa e sociale in ambito internazionale; ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui I martiri dell’America Latina difensori della terra (Navarra, 2020) e Ruanda. Memorie da un genocidio (Tazebao, 2017), che affronterà il tema “Gioventù violenta come e perché;
  • Mario Schermi (formatore dell’istituto centrale di formazione, dipartimento della giustizia minorile, Ministero della giustizia; professore a contratto di pedagogia generale e sociale presso l’Università di Messina; responsabile della Libera università dell’educare e autore del libro Crescere alle mafie. Per una decostruzione della pedagogia mafiosa), che interverrà su “Giovani e mafie. Una pedagogia civile contro la pedagogia mafiosa.”
  • Iscrizioni al corso sul sito Internet https://forms.gle/iJyLqUALzd9MonbF9

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