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Breaking the walls: il progetto europeo di Be-street che unisce breaking, crescita personale e inclusione sociale

Ad Alba parte un percorso internazionale che coinvolge giovani da Italia, Portogallo e Slovacchia per abbattere le barriere relazionali attraverso la cultura hip hop.

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di Mirea Chiara Grimaldi 

GIOVANI – «Nel tempo abbiamo notato che i giovani d’oggi, a livello artistico, sono in grado di fare delle cose assurde, ballano break dance (come nel nostro caso), cantano, disegnano, ma poi si ritrovano con una distanza relazionale, hanno veri e propri problemi sociali, ed è in questo contesto che nasce l’idea del progetto Breaking the walls», racconta Enrico Signa, fondatore del progetto e direttore artistico dell’associazione culturale Be-street. Con sede ad Alba dal 2015, è attiva sul territorio con la sua scuola di breaking e tutte le varie sfumature della cultura hip hop, e fa da capofila in questo progetto che, come dice il nome, auspica di “distruggere” tutti i muri che i giovani creano e dove la danza diventa uno strumento di crescita personale, fisica ed emotiva.

Un progetto europeo che unisce tre Paesi

Il progetto Breaking the walls è finanziato dall’Unione europea e coinvolgerà tre Paesi: oltre all’Italia, ci sono anche Portogallo e Slovacchia. «Nello specifico, abbiamo scelto tre tematiche che saranno analizzate con formatori esperti, psicologi e bboys o bgirls professionisti (termine utilizzato per definire ballerini di break dance)». La scelta è ricaduta su: talento, per scoprire anche quelli nascosti, successo, inteso come “far succedere qualcosa”, e fama.

Dieci incontri e un percorso di crescita internazionale

Il percorso è composto da dieci incontri sul territorio a cui partecipa un gruppo selezionato di ragazzi: dieci da Alba e altrettanti dall’Aquila e da Porto in Portogallo. «I giovani hanno la possibilità di prendere parte a iniziative sul territorio con una psicologa esperta in danzaterapia; in un secondo momento potranno vivere esperienze di scambio culturale, mental coaching, performance live e formazione sportiva, in un percorso dedicato che sfocerà in uno spettacolo finale, in cui metteranno in pratica ciò che hanno imparato. L’appuntamento sarà ad agosto 2026 a Porto in occasione del The world battle».

Affrontare il mito della perfezione sui social

Aggiunge Signa: «È inevitabile che l’esperienza impatterà sui ragazzi». «Quando partecipiamo agli eventi, una delle cose che i miei allievi notano più spesso è che anche i ballerini più famosi commettono errori, la perfezione che vediamo e vedono sui social è solo una faccia della medaglia; tutti, prima di raggiungere un obbiettivo, cadono». Il problema, per il coordinatore del progetto, «è che tutta questa finzione e perfezione sui social è molto dannosa, i ragazzi sono costretti a collezionare fallimenti prima di migliorare, e vedere questi video li frena e li fa sentire sbagliati, non all’altezza».

Enrico Signa

L’importanza dell’allenamento mentale e della danzaterapia

Nelle sue lezioni Signa spiega: «Voglio concentrarmi sul far vedere la realtà e, allo stesso tempo, far capire che spesso è più importante l’allenamento mentale, la conoscenza di sé stessi, che quello fisico. Crediamo profondamente nella dance movement therapy, una pratica supportata da numerosi studi psicologici che utilizza il movimento per migliorare la consapevolezza di sé stessi e quindi il benessere mentale e le relazioni, riuscendo a scoprire e usare al meglio i propri talenti. L’allenamento mentale non è un percorso dedicato solo a chi ha delle patologie, ma, inconsciamente, è il cammino di crescita umana che ognuno di noi affronta durante la propria vita», aggiunge Signa.

I grandi eventi della break dance nel progetto

Fanno da cornice al progetto alcuni appuntamenti importanti nel mondo della break dance: dal 19 al 22 marzo 2026 c’è Albattle, il contest annuale proposto in città che ospiterà alcuni dei workshop dell’iniziativa Breaking the walls. A esso si affiancheranno altri importanti eventi europei: Check the style (L’Aquila, dal 21 al 24 maggio), Outbreak Europe in Slovacchia (Banská Bystrica, dal 20 al 26 luglio) fino al The world battle in Portogallo (precisamente a Porto dal 27 al 30 agosto).

Un progetto che punta a coinvolgere oltre 500mila giovani

Attraverso le sue iniziative, Breaking the walls punta a raggiungere oltre 500mila giovani in tutta Europa, offrendo loro strumenti per esprimersi, sviluppare resilienza e costruire legami interculturali.

I partner europei coinvolti

Oltre a Be-street, partecipano al progetto i partner europei: The Legits Sro (Banská Bystrica, Slovacchia), Check The Style Asd (L’Aquila) e MaxMomentum Lda (Porto, Portogallo). Insieme lavoreranno per supportare i giovani nel loro percorso artistico e personale. «Il pensiero comune è quello dell’arte come fonte di benessere fisico, ma soprattutto psicologico: riflettendoci, quando balli o ti esprimi con una diversa forma artistica, è lì che vuoi arrivare, a smuovere qualcosa nel prossimo».

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