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MyHealthFriend, salute e benessere in un’app tra Italia e Francia

Presentato a Cuneo il progetto transfrontaliero promosso dal CHU di Nizza con Asl CN1 e CN2

MyHealthFriend, salute e benessere in un’app tra Italia e Francia

SANITÀ – Salute, prevenzione e benessere passano anche dal digitale. È stato presentato lunedì 15 dicembre, al Rondò dei Talenti di Cuneo, il progetto transfrontaliero MyHealthFriend, promosso e coordinato dal Centre Hospitalier Universitaire di Nizza in partnership con le Aziende Sanitarie Locali CN1 e CN2, finanziato dal programma Interreg VI A ALCOTRA Francia-Italia 2021-2027. 

Il progetto ha portato allo sviluppo dell’applicazione mobile MHF, una soluzione digitale multimediale e multilingue pensata per la tutela della salute e la promozione del benessere, con un’attenzione particolare alle persone affette da patologie croniche. L’app si concentra su quattro assi tematici fondamentali per la salute globale: attività fisica, nutrizione, sonno e stress.

Attraverso percorsi personalizzati, esercizi riabilitativi, contenuti informativi e video di approfondimento, l’applicazione consente agli utenti di monitorare il proprio stato di benessere e di accedere a una georeferenziazione delle risorse locali disponibili sul territorio a supporto della salute.

«Abbiamo prodotto alcune pillole video su tematiche come lo stress e il sonno – ha spiegato Franco Fioretto, direttore della Neuropsichiatria infantile dell’Asl CN1 –. Spiegano la fisiologia dei temi trattati, ma consigliano anche strategie efficaci».

Un progetto che nasce anche dalla consapevolezza del legame tra stili di vita e patologie neurologiche. «Ci siamo accorti che le malattie neurologiche possono essere aggravate da stili di vita non consoni – ha sottolineato Sabrina Sacconi, docente di Neurologia del Centre Hospitalier Universitaire di Nizza –. In un momento in cui, nei territori transfrontalieri, c’è carenza di medici è importante promuovere uno stile di vita sano basato su corretta alimentazione, movimento, sonno adeguato e riduzione dello stress».

L’app, ha evidenziato Sacconi, «è uno strumento per tutti e, in particolare, per le persone più fragili, che possono creare un programma personalizzato e seguire i propri progressi».

Sul fronte nutrizionale il contributo è arrivato dall’Asl CN2. «Noi ci siamo occupati di sviluppare la parte nutrizionale – ha aggiunto Cloè Dalla Costa, direttore della Nutrizione clinica e dei Disturbi del comportamento alimentare dell’Asl CN2 –. Sappiamo che, a volte, si mangia in eccesso e, a volte, in difetto, ma esistono anche problemi alimentari e della deglutizione, in costante aumento, soprattutto nelle persone affette da patologie neurologiche».

L’obiettivo, ha spiegato, è stato quello di creare uno strumento concreto e utilizzabile: «Quest’app non vuole essere una serie di raccomandazioni, ma fornire strumenti perché buone abitudini alimentari diventino un comportamento reale e sostenibile nel tempo». Al progetto ha collaborato anche l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Redazione

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