SCUOLE Dopo il caso amianto di pochi mesi fa registrato nei locali del liceo artistico albese Pinot Gallizio, e il conseguente sopralluogo dello Spresal (il servizio dell’Asl per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) che «a scopo precauzionale», precisa il preside Luciano Marengo, «ha deciso di chiudere alcuni locali e in particolare tre aule, la bidelleria, la sala insegnanti e parte della segreteria, con l’impegno di smaltire il materiale potenzialmente pericoloso entro novanta giorni», in questi giorni, i ragazzi sono già impegnati nel trasloco dell’intera scuola all’interno dei nuovi locali di corso Europa, confinanti con il liceo scientifico.
E se i ragazzi vivono questo trasloco con impazienza – è da mesi, se non anni che vengono promessi locali adatti alle esigenze di un liceo artistico – il professore di architettura Paolo Negri ha fatto un sopralluogo in questi giorni nella nuova casa restandone allibito.
«I locali sono un cantiere aperto», sottolinea il docente. «L’avanzamento dei lavori non è consono a un trasloco e oltretutto già dalla planimetria non risultano esserci i minimi di legge per quanto riguarda la giusta superficie finestrata. Ma non basta: i locali dovranno essere ritinteggiati, senza avere tempo per una totale asciugatura. Se comparirà la muffa, come è già accaduto al liceo scientifico accanto, ed essa verrà a contatto con la formaldeide contenuta nelle vernici, si creerà un ambiente ritenuto cancerogeno per legge dallo scorso anno. Un gran bell’inizio per i ragazzi».
Ma se il professore, incaricato della sicurezza per anni e oggi responsabile dei laboratori, espone con chiarezza i problemi esistenti, il dirigente Marengo, al contrario, precisa: «Ho effettuato un sopralluogo il 14 giugno, con i tecnici provinciali e siamo tutti d’accordo nel dividere il trasloco in due fasi. La prima avrà inizio nel mese di luglio mentre la seconda, conclusiva, si terrà a fine agosto in modo tale da rispettare l’inizio del nuovo anno scolastico».
Anche il preside del liceo scientifico, Bruno Gabetti, parla di «un trasloco ragionevole in spazi idonei» e garantisce la sua collaborazione costante nella sistemazione e nell’utilizzo delle aree che diventeranno comuni ai due licei.
A chiudere il cerchio è il sindaco Maurizio Marello: «Ho effettuato anche io il sopralluogo con i tecnici e abbiamo constatato che si può procedere con il trasloco scolastico. E se a settembre il cantiere sarà ancora presente nel cortile, i ragazzi potranno comunque iniziare le lezioni nei nuovi spazi».
La domanda è: chi si preoccupa davvero dei ragazzi?
Cinzia Grande