Ad Alba 28 segnalazioni di studenti a rischio

IL PUNTO / 2 A livello locale non è semplice focalizzare il fenomeno della dispersione scolastica, perché sono diversi i soggetti competenti ad affrontare il problema e soprattutto c’è un elevato sommerso. Un ruolo centrale spetta ai Comuni, che per legge devono ricevere dalle scuole la segnalazione di tutti i ragazzi con più di 100 ore di assenza.
Ad Alba, per l’anno scolastico 2017-2018, sono state 28 le segnalazioni ricevute dalla ripartizione socio-educativa di via General Govone. Metà proviene dagli istituti comprensivi, cioè da elementari e medie, e l’altra metà dalle superiori. La cifra rappresenta solo una minima parte della questione: non tutte le scuole segnalano agli uffici comunali i casi a rischio, con la conseguenza che molte situazioni rimangono nell’ombra; allo stesso tempo il dato non implica che tutti i ragazzi segnalati abbiano poi scelto di abbandonare la scuola in via definitiva, perché in diversi casi la crisi è stata superata.

L’assessore Di Liddo

Spiega l’assessore alle politiche familiari e sociali Elena Di Liddo, che lo scorso anno ha deciso di avviare un iter per prevenire forme di dispersione e di disagio scolastico: «Anche in una realtà come Alba, che da sempre può contare su una rete molto attiva sul fronte dei minori, negli ultimi anni la dispersione è diventata un problema. Per quanto riguarda le ventotto segnalazioni, che sono soltanto una piccola parte di un quadro ben più ampio, ho deciso di promuovere colloqui con le famiglie dei ragazzi, partecipandovi in prima persona a fianco di operatori e assistenti sociali. L’intento è far comprendere ai genitori l’importanza della scuola per i loro figli, che devono essere accompagnati in un percorso di crescita personale e formativa. Se il ragazzo si trova ad affrontare un periodo complesso, dovuto a problemi legati all’adolescenza per esempio, non deve essere lasciato solo. Per quanto riguarda il nuovo anno scolastico, come Comune siamo al lavoro con le scuole per definire al meglio l’iter delle segnalazioni, così da agire in modo più puntuale e coordinato».

Il ruolo dell’orientamento scolastico

Ma, prima di arrivare alle situazioni di non  disagio e alle assenze, è possibile prevenire il fenomeno della dispersione? Un ruolo importante spetta all’orientamento scolastico, «che aiuta i ragazzi a scegliere il proprio percorso in modo consapevole, così da evitare di ritrovarsi insoddisfatti, in un ambiente poco adatto alle proprie attitudini», come commenta l’assessore alle politiche giovanili Anna Chiara Cavallotto. È questa una strada intrapresa ad Alba con una serie di iniziative su diversi livelli. Oltre ai saloni dell’orientamento è giunto al quarto anno il progetto Operazione futuro. Finanziato dalla fondazione Crc, è gestito dalla cooperativa sociale Orso, che porta avanti attività di orientamento a partire dalla scuola primaria, con attività di gruppo, colloqui individuali con gli studenti e seminari informativi con i genitori. C’è inoltre il progetto “Obiettivo orientamento Piemonte”: percorsi di educazione rivolti ai ragazzi delle medie e delle superiori.

f.p.

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