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Un fine estate magico al Castello di Govone con il concerto di Simona Colonna

GOVONE Un nuovo appuntamento con la musica d’autore nel castello reale di Govone è in programma domenica 6 settembre alle 18 nel parterre Nord quando risuoneranno le note folk di Simona Colonna.

Gli spettatori sono invitati a portare con se’, oltre all’immancabile mascherina, una coperta su cui adagiarsi per assaporare appieno la magia del concerto per voce, anima e violoncello.

Un fine estate magico al Castello di Govone con il concerto di Simona Colonna

L’appuntamento rientra tra le proposte di Govone smart music, in collaborazione con il Comune, l’associazione Govone residenza sabauda e il Centro di promozione culturale, da sempre impegnati nella valorizzazione del sito attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi artistico culturali.

L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati e disponibili solo previa prenotazione via mail all’indirizzo segreteria@castellorealedigovone.it indicando i dati di tutti i partecipanti (nome, cognome, telefono o mail). In caso di necessità, saranno disponibili anche sedie, fino ad esaurimento.

«Cantare e suonare a proposito della mia terra è quello che cerco di fare da sempre cercando ispirazione tra i profumi e i sapori negli angoli segreti e misteriosi del mio territorio. Nell’ultimo decennio cantautorale, anche attraverso la lingua originale piemontese. Questa sono io, con Chisciotte, il mio violoncello» spiega Simona Colonna ha iniziato a cantare e suonare da bambina. «Sono partita dalla banda del mio paese, nel Roero, per approdare ai corsi musicali accademici, diplomandomi prima in flauto e poi in violoncello. Ho fatto musica in orchestra, in formazioni da camera e come solista. Ma non mi bastava.

A un certo punto della mia vita e della mia carriera artistica, ho sentito il bisogno di andare oltre i tradizionali confini della musica. Cercando un contatto sempre più diretto, spontaneo e personale con la musica ho trovato un mio modo di essere artista: oggi canto e suono immagini, storie, personaggi, volti.

Sono partita dai grandi nomi della musica, e sono approdata alle mie origini: un percorso che è un ritorno, e quindi non è mai stato un addio. Un modo per capire che quello che cerchiamo è già in noi e in quello che ci circonda».

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