TRADIZIONE In anticipo di circa un mese rispetto alla data abituale, ieri, domenica 4 settembre, in piazza del Duomo si è svolta la pantalera storica.
La partita-esibizione, ideata nel 1986 per riportare il balon nel cuore di Alba, con il Municipio al fianco del terreno di gioco e il duomo sullo sfondo, è stata quasi un ritorno alle origini. Le prime edizioni si svolsero a settembre e solo dopo alcuni anni l’iniziativa organizzata da Carlo Passone entrò a far parte del programma della Fiera del tartufo.
Preceduti da una breve esibizione tra squadre femminili, i giocatori cono scesi in campo alle 15 con pantaloni lunghi bianchi e canottiere che ricordano l’abbigliamento classico di fine ’800 e inizio ’900.
La quadretta formata da Bruno Campagno, Lorenzo Bolla, Domenico Raimondo e dal campau Giorgio Prandi ha affrontato quella composta da Alberto Rissolio, Oscar Giribaldi, Ercole Fontanone e dal lanciatore sulla pantalera Johnny Altare. È stata quest’ultima, con la maglia rossa, a trionfare con il punteggio di 8 a 5.
La partita albese ha riportato per un giorno il tipico sport langarolo sulla piazza nella quale si giocò fino al 1854. L’11 agosto di quell’anno il Consiglio comunale decise di vietare (con otto voti favorevoli e tre contrari) la pratica del pallone (allora era quello col bracciale) per ragioni di ordine pubblico.
Pochi mesi dopo, il 3 novembre, il consigliere comunale Alessandro Mermet propose di realizzare un campo da gioco su un terreno di sua proprietà alle porte della città. Il Consiglio approvò con dieci voti favorevoli e due contrari.
