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Maternità e nutrizione, un progetto insegna alle gestanti l’importanza del cibo

Maternità e nutrizione, un progetto insegna alle gestanti l'importanza del cibo 2

BRA Il primo show-cooking con 20 donne in gravidanza coinvolte nel progetto di ricerca Ma.nu. si è svolto nelle cucine del ristorante didattico Velso Mucci di Bra, al termine del quale si è tenuta una cena per consolidare le sinergie create tra territorio e ospedale.

Il progetto di ricerca clinica Ma.Nu. Maternità e nutrizione – realizzato dalla Struttura di nutrizione clinica in collaborazione con la Struttura di ostetricia e ginecologia dell’Asl Cn2,  con il Dipartimento di scienze della sanità pubblica e pediatriche dell’Università di Torino, l’Aca associazione commercianti di Alba e l’Ascom di Bra – è il primo di questo genere in Italia in cui imprenditori e ristoratori contribuiranno e saranno parte attiva di un percorso di ricerca sanitario, finalizzato a formare alle buone pratiche di cucina per le donne in gravidanza.

Ma.Nu.  si inserisce nel più ampio progetto Abcibi dall’ospedale al territorio, promosso dalla fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus con l’Asl Cn2 e realizzato grazie al contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla collaborazione della Regione Piemonte e al cofinanziamento della fondazione Crt.

La direttrice della nutrizione clinica e disturbi del comportamento alimentare Cloé Dalla Costa spiega: «Ma.Nu.  punta a coinvolgere 200 donne in gravidanza e prevederà una attività pratica che supererà i 14 mesi. Quando si pensa alla ricerca scientifica a molti viene naturale pensare a qualcosa di asettico e distante, non è così, perché la ricerca scientifica nasce proprio dallo studio dei comportamenti ed è quantomai viva. Siamo orgogliosi che Ma.Nu. parta dal territorio dell’Asl Cn2, si tratta del primo progetto di questo genere in Italia in cui imprenditori, artigiani, commercianti e ristoratori contribuiranno e saranno parte attiva di un percorso di ricerca sanitario e clinico, finalizzato a formare alle buone pratiche di cucina per le donne in gravidanza».

Partita il 13 febbraio la prima fase dell’arruolamento delle gestanti con l’avvio delle lezioni teoriche. Gli incontri, con docenti di eccellenza gli chef del nostro territorio, sono rivolti a gruppi da 5 o 10 donne in gravidanza e puntano a formare alle buone pratiche di cucina in un concetto di ricerca. Gli scienziati misurano tutto quello che succede a queste donne e confrontano i risultati con le gestanti che non frequentano il corso. In particolare, le lezioni si svolgono tra la dodicesima e la diciassettesima settimana di gravidanza con una lezione teorica settimanale e una di cucina pratica al termine.

Al termine del corso, con l’aiuto dell’azienda Tesi square di Cherasco, saranno messi a confronto i dati per valutare quanto il corso sia servito confrontando i gruppi di donne incinte che hanno seguito il corso e quelle che non hanno partecipato alle lezioni andando a confrontare eventuali complicanze in gravidanza, sul feto, sulla presenza di diabete valutando quanto una buona alimentazione possa incidere sulla qualità della gravidanza.

«Come fondazione Ospedale Alba-Bra abbiamo iniziato a parlare di cibo “buono” in ospedale circa 2 anni fa», commenta il presidente onorario Dario Rolfo. «Il territorio di Alba, Bra Langhe e Roero da sempre a vocazione enogastronomica d’eccellenza e, soprattutto, una Fondazione come la nostra che annovera tra i suoi soci moltissimi imprenditori pionieri in questo campo, non poteva non lanciare una nuova sfida in portando “Cibi saporiti, sani, semplici, stagionali,” anche in ambito ospedaliero. Dal 2021 sono state moltissime le iniziative finora svolte per portare all’interno dell’ospedale una ristorazione di qualità fruibile dai pazienti, dai dipendenti ed eventualmente da altri utenti e per promuovere la nutrizione come strumento di prevenzione e sicurezza alimentare. In questa seconda annualità, l’idea si amplia sostenendo l’importanza di coinvolgere i consumatori in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili, esportando il modello ormai consolidato in ospedale sul territorio».

«Il progetto Ma.Nu è un esempio virtuoso di attività di ricerca svolta in piena sinergia tra personale sanitario, collaboratori e pazienti attraverso cui l’Asl Cn2 intende promuovere una sanità di buon livello. L’ospedale di Verduno, insieme alle case di comunità, grazie anche alle peculiarità del territorio su cui nasce e si sviluppa, può diventare un vero e proprio centro di riferimento per la ricerca e la cura in ambito nutrizionale e la promozione di stili alimentari sani», dichiara Massimo Veglio, direttore generale dell’Asl Alba-Bra.

Chiude l’intervento di Luigi Genesio Icardi, assessore alla sanità della Regione Piemonte: «Mi fa molto piacere rilevare come questa iniziativa abbia raccolto una straordinaria adesione.  Qui non si tratta “solo” di acquisire norme di educazione alimentare, ma di ricevere vere e proprie lezioni di cucina da parte di professionisti della ristorazione, che contribuiscono attivamente al progetto come privati, donando direttamente e concretamente la loro opera, alla pari di qualsiasi altro contributo economico. Il connubio territorio e sanità, insieme alla ricerca, mai come in questa occasione si rivela vincente. Sappiamo, poi, quanto i mesi della gravidanza siano importanti nella vita di una donna e quanto siano propizi per rappresentare una ottima occasione per rivedere e migliorare il proprio stile di vita. Per questo, le buone pratiche alimentari che si acquisiscono in questa occasione, saranno altrettanto importanti per il resto della vita, sia per la mamma che per il suo bambino. In particolare, penso alla fase immediatamente successiva alla gravidanza, cioè all’allattamento del neonato al seno, una pratica sostenuta con convinzione dalla Regione Piemonte».

Per maggiori informazioni si può scrivere a nutrizione.clinica@aslcn2.it.

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