
ALBA Da un paio di settimane, percorrendo corso Cortemilia in direzione Ricca, automobilisti e passanti avranno notato un grande cartello con la scritta «Io diventerò residenziale», corredata da elaborazioni digitali di immobili. Il luogo in questione è il grande prato verde che separa l’ex statale 29 da strada Sottoripa.
Uno spazio attorniato da case dove, secondo il Piano regolatore, dovrebbe essere costruita la variante che arriverebbe, con una galleria di circa tre chilometri sotto le località Rivoli, Bacona, Santa Rosalia e Ballerino, fino a Cantina di Roddi e allo svincolo della superstrada. Da subito è stato evidenziato il problema degli alti costi di realizzazione: 150 milioni di euro.
Interpellato sulla questione, il sindaco Alberto Gatto chiarisce che «la zona edificabile riguarda una parte del terreno, il progetto della superstrada resta e in futuro potremo rifletterci. Non sappiamo ancora come sarà l’area residenziale, il Pec deve ancora essere presentato e approvato. L’impresa sta iniziando a fare pubblicità e valutare diverse soluzioni, ma al momento non sappiamo altro».

Per avere un’idea più chiara sulle intenzioni dell’impresa è bastato telefonare al numero affisso sul pannello. A rispondere è una ditta di Torino che opera «in tutto il Piemonte. In sei mesi dovremmo iniziare i lavori, realizzeremo diciannove villette da 150 metri quadrati, oltre a ventisette alloggi, dai settanta ai cento metri, distribuiti su tre piani in tre palazzine.
Adotteremo tutte le più moderne tecnologie per garantire il risparmio energetico e mantenere le spese condominiali basse. Attorno, ci sarà molto verde. I prezzi li potremo fornire quando avremo ultimato il Pec con il Comune. Quando apriremo il cantiere installeremo un ufficio fisso nelle vicinanze».
Un collegamento fino a Cantina Roddi
Avute le rassicurazioni del primo cittadino sull’intenzione di non accantonare l’opera, è utile analizzare i vantaggi del collegamento veloce tra il Pontegrosso e Cantina Roddi. Molto più rispetto al terzo ponte, potrebbe contribuire a far diminuire la pressione del traffico sul quartiere Moretta. A novembre 2023, come rilevato dalla Provincia con il misuratore di flussi posto al Pontegrosso, sono transitati 10.350 veicoli, con un dieci per cento di mezzi pesanti.
Seppur lontano dai 19.499 del Mussotto, si tratta comunque del secondo punto più trafficato della città. Negli orari di punta, soprattutto al mattino, superare il campanile è impresa che richiede decine di minuti. Si velocizzerebbero poi i collegamenti tra la Langa e l’ospedale di Verduno, l’Asti Cuneo e i centri principali della provincia.
Gli amministratori hanno più volte affermato che, per sostenere un simile investimento, sia necessario uno sforzo collettivo da parte dei vari enti. In tale ottica va anche il progetto “Una strada per le Langhe”, rispolverato nel 2021 dall’omonimo comitato di cittadini e imprenditori. In un’assemblea pubblica era stato presentato uno studio di fattibilità, redatto dall’ingegner Alessandro Rodino e finanziato con circa 75mila euro di contributi.
In questo caso, l’investimento sarebbe di circa 160 milioni per realizzare tre tunnel verso Cortemilia. Il primo, dalla capitale della nocciola, raggiungerebbe Bosia in due chilometri. Poi, da Campetto a Borgomale, ne sarebbe previsto un altro da ottocento metri e, da Borgomale al confine albese di ponte Mabucco a San Rocco Cherasca, uno ulteriore da 1,5 chilometri.
Davide Barile
