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Il dramma della guerra in Bosnia: trenta anni fa ragazzi di Mostar ospiti a Cherasco

Il dramma della guerra in Bosnia: trenta anni fa ragazzi di Mostar ospiti a Cherasco

CHERASCO Esattamente trent’anni fa, in queste settimane, la comunità cheraschese era coinvolta in un’esperienza collettiva di solidarietà. Per tre mesi una trentina di ragazzi provenienti dalla città di Mostar nella Bosnia-Erzegovina, martoriata dall’allora conflitto balcanico, venivano ospitati per un soggiorno assieme ad alcuni insegnanti e l’interprete. Il conflitto che terminò nel 1995 con il trattato di Dayton, venne definito come la “guerra della porta accanto”.

Per gestire questa permanenza venne costituito il Comitato solidarietà pro ex Jugoslavia, presieduto da Giovanni Franco Mantilleri. Le attività non si limitarono alla semplice ospitalità nelle famiglie ma anche a organizzare le attività scolastiche e postscolastiche, al reperimento dei fondi necessari a coprire le spese, a iniziative di sensibilizzazione e, successivamente, a portare nei Balcani aiuti umanitari.

È stata un’esperienza che progressivamente ha coinvolto il Comune, le parrocchie, sponsor privati ma anche tanti singoli cittadini nell’ospitalità, l’animazione e in tanti aspetti quotidiani.

Nell’aprile 1995 venne allestita una mostra dal titolo “Never say goodbye” con sottotitolo “Per non dimenticare” che rievocava quel progetto solidale, riprendendo il titolo di una canzone cantata dai giovani ospiti. Ancora una volta, la Urbs firmissima pacis rinnovava concretamente il suo impegno per un mondo di pace che oggi, trenta anni dopo, non si è ancora realizzato a pieno.

c.l.

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