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Questa sera per i Lunedì di San Paolo arriva ad Alba il cardinale Roberto Repole

Cardinale Repole: «La Chiesa torinese sta pregando per il Papa»
© Andrea Pellegrini - La Voce e il Tempo

ALBA La stagione dei Lunedì di san Paolo, sviluppata attorno al tema “Vangelo e inculturazione”, si concluderà lunedì 3 marzo alle 21 nella sala intitolata a don Natale Bussi del Seminario di Alba con la lezione del cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa: la serata sarà dedicata al Sinodo nel contesto culturale attuale.

Chi non potesse partecipare in presenza alla conferenza del cardinale Roberto Repole di stasera, può collegarsi su YouTube al canale della Diocesi di Alba alle ore 21 e scrivere Diocesi di Alba.

Nel corso degli anni il porporato è stato presidente dell’Associazione teologica italiana e preside della sezione torinese della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. È stato il curatore degli undici volumi della collana La teologia di papa Francesco, raccolta edita in occasione del quinto anniversario della salita di Bergoglio al soglio di Pietro. Il pontefice lo ha nominato membro della Segreteria generale del Sinodo e del Dicastero per la dottrina della fede.

Ad Alba l’arcivescovo è legato pure dalla collaborazione, che dura da oltre vent’anni, con la rivista paolina Vita pastorale, della quale è nel Consiglio di direzione. È stato più volte ospite del centro culturale San Paolo per parlare delle encicliche di papa Francesco Evangelii gaudiume della Laudato si’.

Come accennato sopra, nel corso dell’incontro del 3 marzo il cardinale Repole affronterà il tema “Sinodalità e inculturazione”. Nel gennaio del 2023, intervenendo alla Piccola scuola di sinodalità di Bologna, ha affermato che «raramente, nei retorici discorsi, si ricorda che lo scopo della sinodalità è ricreare l’accordo e la sinfonia tra i cristiani. Possono esserci posizioni e dialettiche diverse, ma la Chiesa deve essere molto più che la somma dei credenti: obiettivo del Sinodo non è pervenire a una maggioranza ma all’unanimità».

Nella stessa occasione, ha aggiunto: «Nel mondo attuale, con la globalizzazione imperante, si è alle prese con l’economicismo che riduce tutto alla possibilità di rendere o non rendere. In tale contesto, mi sembra decisiva l’esistenza di una porzione di umanità che rende grazie a Dio per il dono del Figlio e vive in una reciprocità fraterna».

Davide Barile

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