
ALBA – Ottant’anni fa, alla guida della città appena liberata dal fascismo, veniva designato Sindaco Teodoro Bubbio, figura cardine della ricostruzione civile e democratica di Alba. Per onorarne il ricordo, martedì 6 maggio alle ore 20.45, nella sala storica del Teatro Sociale “Giorgio Busca”, si terrà una serata dal titolo “Il Sindaco della Liberazione”, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Beppe Fenoglio.
A rendere omaggio all’onorevole Bubbio saranno i primi cittadini che hanno guidato Alba negli ultimi decenni: Ettore Paganelli, Tomaso Zanoletti, Giuseppe Rossetto, Maurizio Marello, Carlo Bo e l’attuale primo cittadino Alberto Gatto, in un ideale passaggio di testimone tra generazioni diverse di amministratori locali.
Un uomo della Costituente, della resistenza, della città
Nato ad Alba il 2 gennaio 1888, Teodoro Bubbio rappresenta un simbolo della democrazia riconquistata. Dopo una brillante carriera da segretario comunale in vari centri piemontesi, e un primo impegno parlamentare nelle fila del Partito Popolare a partire dal 1919, fu tra i primi oppositori locali del fascismo, subendo per questo arresti, perquisizioni e l’incendio della sua abitazione.
Durante la Resistenza fu componente del Comitato di Liberazione Nazionale albese e il 26 aprile 1945, nel giorno della liberazione di Alba, venne nominato Sindaco della città. La sua elezione a Sindaco democraticamente eletto nel 1946 e, poco dopo, a membro dell’Assemblea Costituente, ne fecero un protagonista anche della storia nazionale. Ricoprì ruoli istituzionali di primo piano, tra cui quello di Sottosegretario agli Interni nei governi De Gasperi, e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari dell’ex Africa italiana nel governo Pella.
Bubbio fu inoltre tra gli artefici del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla città di Alba per il contributo alla lotta partigiana, e fino al 1956 rimase attivo nel Consiglio comunale. Si spense il 30 marzo 1965 ad Alba, dove riposa, e fu commemorato in Senato il 28 aprile dello stesso anno.
Ingresso gratuito su prenotazione
La serata del 6 maggio sarà a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria attraverso il portale teatrosocialebusca.eventbrite.com.
Un’occasione per ricordare, attraverso le voci di chi ha amministrato la città, l’eredità morale e politica di un uomo che ha saputo rappresentare con dignità e coraggio i valori della libertà, della partecipazione e della giustizia sociale. Un esempio ancora attuale per le istituzioni e per la comunità intera.
