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Il Barbaresco 2022 debutta nei ristoranti con assaggi alla cieca

La Morra / Tornano le Degustazioni di primavera alla cantina comunale

BARBARESCO La manifestazione Barbaresco a tavola, l’evento promozionale più significativo per il vino locale, prenderà il via venerdì 9 per proseguire il 16 e il 23 maggio.

L’iniziativa, giunta alla trentunesima edizione, sancisce il momento della presentazione della nuova annata dopo i tre anni di invecchiamento previsti dal disciplinare. Anche per questa edizione la formula, ormai collaudata, non cambia. Verranno coinvolti i ristoranti della zona di produzione (Barbaresco, Treiso, Neive e Alba), che proporranno i loro piatti in abbinamento al Barbaresco 2022, da degustare rigorosamente alla cieca.

Nei locali verrà allestito un banco d’assaggio con bottiglie a etichetta coperta, contrassegnata da un numero. Ai partecipanti verrà consegnato un carnet per annotare le caratteristiche e le valutazioni dei vari Barbaresco assaggiati e a fine serata verranno svelati i nomi dei produttori. I vini proposti durante le tre serate, dal giorno dopo saranno in vendita all’enoteca regionale del Barbaresco.

Il 2022 è stata un’annata impegnativa dal punto di vista climatico, ma che ha rivelato la capacità di adattamento della vite regalando un prodotto equilibrato ed elegante. L’andamento climatico ha mediamente ridotto la produzione, offrendo una qualità interessante: bella ampiezza olfattiva, buon corpo e ottima struttura, per un vino che rivela anche una piacevole bevibilità. Il noto critico enogastronomico Ian D’Agata, dopo aver degustato una selezione di Barbaresco 2022 ha commentato: «Un’annata davvero molto piacevole, non sarà di grande invecchiamento, ma non è un aspetto fondamentale. Ormai la maggior parte delle bottiglie acquistate viene consumata in poche settimane e oggi vogliamo vini più morbidi e pronti da bere. I Barbaresco 2022 si presentano cremosi, facili da bere, ma al tempo stesso complessi, piacevoli da bere in questo momento, migliori di quanto, inizialmente si sarebbe creduto e il livello qualitativo è molto alto».

 Silvana Fenocchio

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