
BRA La Sea (Servizi eco ambientali), società di Villanova Canavese, che opera nella città di Bra con una ventina di dipendenti, specializzati nei servizi di raccolta differenziata stradale e porta a porta per, assicurando la corretta separazione e il trasporto ai rispettivi impianti di valorizzazione di carta, cartone, vetro, imballaggi in plastica, organico, sfalci verdi, ingombranti, pile, farmaci e Rsu è in liquidazione giudiziale che, tradotto, significa fallimento dell’azienda. Il Tribunale ordinario di Ivrea ha nominato un curatore fallimentare, individuato nella figura di Paolo Cacciari.
Dal Comune assicurano che il servizio di raccolta dei rifiuti continuerà regolarmente.
I lavoratori affidano la loro amarezza a una lettera che riportiamo qui sotto.
La lettera degli autisti e dei raccoglitori del cantiere di Bra
Rieccoci, ci risiamo, non sono passati che pochi anni dall’ultima volta e sentiamo di nuovo riecheggiare, da qualche mese ormai, parole come “curatore fallimentare”, “liquidazione programmata”, “esercizio provvisorio” e poi, quella per noi più dolente ovvero “congelamento”.
Stiamo ancora aspettando (da quasi 3 anni) che, economicamente, si risolvano i contenziosi per il fallimento di Energeticambiente, la precedente società affidataria dell’appalto di igiene pubblica e in questi giorni si è concretizzato l’ennesimo atto che vede coinvolti, ahinoi, i lavoratori addetti alla raccolta rifiuti e di conseguenza tutti i cittadini in quanto i rifiuti appartengono a tutti così, come la loro gestione.
I più anziani tra di noi, con più di vent’anni di duro servizio, hanno visto passare e fallire 4-5 società. È sempre la stessa situazione e, in fin dei conti, le modalità si ripetono e sono simili e vanno a coinvolgere la parte economica, certo, ma da molto tempo prima si comincia a decadere sulla parte più tecnica e logistica sui mezzi, sulle strutture sulla sicurezza… esattamente ciò che pian piano è avvenuto in questi mesi con il solito grigio finale decretato in un aula di tribunale.
E noi?
Noi che si parte prima dell’alba tutte le mattine.
Noi che non c’è Natale, Pasqua, capodanno, la festa del lavoro sempre al servizio, i rifiuti non possono mai aspettare.
Noi che le ginocchia usurate dai continui saliscendi.
Noi che le braccia indolenzite dai sacchi sempre troppo pesanti.
Noi li nel mezzo.
Tra manovre politiche e aziende in perenne crisi.
Tra appalti al ribasso e continue richieste di riduzione del costo del lavoro
Tra camion usurati doppi turni e costante incertezza.
Noi comunque non abbiamo mai lasciato un rifiuto per terra.
Non abbiamo mai fatto mancare un giorno di servizio.
E ora?
Congelamento!
Stipendio: congelato.
Quattordicesima: congelata.
Ferie: congelate.
Tfr: congelato.
Fondi pensione\salute: congelati (da mesi)
Passeranno di nuovo anni per vederli sciogliere?
Arriverà una nuova azienda che fallirà tra pochi anni?
È questo il ciclo virtuoso dei rifiuti?
È questo il record al 91%di raccolta differenziata?
Ora attendiamo “congelati” con tutti i sacrifici che ciò comporta e intanto domani continuiamo a svegliaci che è ancora buio perché a differenza nostra i rifiuti sembra non possano attendere… mai.
Autisti raccoglitori del cantiere di Bra
