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Cheese 2025: solidarietà a Gaza durante l’evento Slow Food

Il sindaco di Betlemme Canawati accolto da Fogliato e Petrini

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Il Sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati a Bra - foto ©Stefano Stranges

di Valter Manzone e Andrea Olimpi

BRA – Nella giornata di oggi, domenica 21 settembre 2025, durate la manifestazione Cheese in corso nella cittadina, è stato organizzato un presidio davanti al Comune, con lo scopo di mantenere alta l’attenzione sulla situazione di Gaza. Il presidio è stato realizzato in occasione della visita del Sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, che è arrivato in comune accompagnato dal suo staff e da un corteo di cittadini. Giunti al Municipio, dove una rappresentanza di attivisti si è fermata formando il presidio.

Il sindaco Canawati è stato quindi ricevuto in sala consiglio del municipio braidese dal primo cittadino Gianni Fogliato, dagli assessori e consiglieri della giunta comunale e dal fondatore di Slow Food Carlin Petrini. Il sindaco di Betlemme ha spiegato la situazione attuale della sua città, dicendo che oggi ci sono 84 alberghi desolantemente vuoti e che il 65% della popolazione che viveva di turismo, al momento è disoccupata. Ha poi rivolto un appello affinché i braidesi (e non solo) a tornare a visitare la “terra di Gesù” perché la città è comunque sicura. Hanno raccolto l’appello sia Fogliato sia Petrini, dicendo che lo terranno in conto. Al fondatore di Slow Food è stato anche chiesto di fondare un’associazione a Betlemme dove alcuni contadini sarebbero contenti di riunirsi sotto l’Egidio del movimento della chiocciola.

“C’è un gemellaggio di Bra con Betlemme – ha detto Carlo Petrini – abbiamo deciso azioni comuni, per lavorare assieme e superare la vergogna di questa violenza”.

“La nostra speranza e preghiera è che raggiungano il popolo di Gaza – dice il Sindaco di Betlemme, Canawati, riferendosi alla Global Sumud Flotilla – che nutrano i bambini di Gaza, e ringraziamo il mondo. Ringraziamo i 44 Paesi e le 28.000 persone che lo stanno facendo, sostenendo il popolo di Gaza e l’umanità”.

Dopo l’incontro in municipio, Canawati ha partecipato a un incontro pubblico all’interno di Cheese, nell’Osteria dell’alleanza di Slow Food sotto l’ala di corso Garibaldi in cui ha raccontato anche al pubblico l’attuale situazione della sua città.

Gli approfondimenti sull’incontro nel prossimo numero di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 23 settembre.

Intanto ieri a Torino erano in 30.000 secondo il Coordinamento Torino per Gaza, a manifestare al grido di “Free, free Palestine”. Le cifre sui partecipanti che sono rimbalzate durante la giornata sono state diverse, ma il risultato era visibile ad occhio. Un fiume di persone di ogni genere ed età a risposto alla mobilitazione regionale che è partita alle 15 da piazza Statuto, per arrivare dopo tre ore di marcia in piazza Vittorio.

Un corteo aperto da striscioni che recitavano “Il Piemonte sa da che parte stare. Palestina libera ora e sempre resistenza”, “Fermiamo il Terzo Reich israeliano”, che di base non ha fatto registrare particolari eventi violenti, a parte qualche scritta sui muri con le solite bombolette, come accade spesso in qualunque manifestazione di protesta e due manifestanti si sono arrampicati sulla facciata dell’Ufficio Relazioni con il pubblico della Regione Piemonte per issare una bandiera della Palestina al fianco di quelle dell’Italia, dell’Unione Europea e della Regione stessa.

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La bandiera della Palestina, tra le bandiere della Regione – foto©Stefano Stranges

Alla mobilitazione torinese, hanno partecipato cittadini e attivisti da quasi tutte le province e le cittadine della Regione, anche da Alba una delegazione a preso parte alla manifestazione.

Presidio a Bra per Gaza durante Cheese
La delegazione albese al corteo a Torino

Quella di Torino è stata il preludio alla mobilitazione nazionale che ci sarà domani 22 settembre in tutta Italia. Alla mobilitazione parteciperanno anche sacerdoti e vescovi contro la strage in Palestina che hanno da alcuni giorni costituito la “Preti contro il genocidio’”, che conta già 1.200 adesioni da 34 Paesi. La rete aderirà allo sciopero nazionale con diversi momenti, nel pomeriggio di lunedì 22 i sacerdoti si ritroveranno a Sant’Andrea al Quirinale per una preghiera per la pace, successivamente si uniranno alle manifestazioni, poi alla sera parteciperanno alla veglia di preghiera in Santa Maria in Trastevere, dove ci sarà in collegamento il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme.

A Cheese il Sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati
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