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La lite nel parcheggio della piscina di Sommariva Perno finisce a colpi di pistola, grave un 32enne colpito al petto

Il ferito, abbandonato nella vicina Corneliano, quando è stato soccorso era già in gravi condizioni: trasferito all'ospedale di Verduno, è stato portato in seguito a Cuneo

La lite nel parcheggio della piscina di Sommariva Perno finisce a colpi di pistola, grave un 32enne colpito al petto

SOMMARIVA PERNO  – È in gravi condizioni un uomo di 32 anni raggiunto da un colpo di pistola al torace a Sommariva Perno. Su quanto accaduto nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 indagano i Carabinieri del comando provinciale, coordinati dalla procura di Asti che fin dalle prime ore dopo l’accaduto hanno iniziato ad ascoltare testimoni e ad acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza per chiarire la dinamica e risalire al responsabile. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull’inchiesta. 

L’episodio si è consumato, pare al culmine di una lite tra più persone, nel parcheggio delle piscine del Centro sportivo Roero (Csr). Qui si sarebbero fronteggiati gli occupanti di due diverse autovetture, dapprima a parole finché non sono stati esplosi uno o più colpi con una pistola di piccolo calibro.

Il ferito è stato trasportato nella vicina Corneliano d’Alba e qui abbandonato da solo. Quando è stato soccorso era già in gravi condizioni: trasferito all’ospedale di Verduno, è stato portato in seguito a Cuneo dove si trova tuttora in prognosi riservata.

Il commento del sindaco Rosso

L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale e il sindaco di Sommariva Perno, Stefano Rosso, esprime preoccupazione e sgomento: «Il fatto ha recato molto scalpore in paese, dove atti simile non erano mai stati registrati prima. L’Amministrazione comunale sta collaborando attivamente con le Forze dell’ordine e il sistema di videosorveglianza, già ben diffuso sul territorio, sarà ulteriormente ampliato per garantire una maggiore sicurezza. Al momento rimaniamo in attese di informazioni certe dall’esito delle indagini».

Ansa e Federico Tubiello

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