Le biblioteche viventi promosse da Lvia arrivano domani ad Alba

Le biblioteche viventi promosse da Lvia arrivano domani ad Alba

ALBA Sabato 11 marzo ad Alba l’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale Lvia organizza le biblioteche viventi sui temi della cittadinanza globale ed europea. Le attività si svolgono nell’ambito del progetto “Pace – Europa 15/18” promosso dalla fondazione Crc e coordinato da Apice, Associazione per l’incontro delle culture in Europa. L’appuntamento è dalle 16.30 alle 18.30 in piazza Pertinace.

Grazie alle biblioteche viventi, i passanti potranno trovare in piazza dei “libri” in carne ed ossa, vale a dire persone che offriranno le proprie esperienze di vita e con cui si potrà chiacchierare seduti ad un tavolino.

Il tema portante sarà quello della cittadinanza globale ed europea. Il 2017 è l’anno del 60° anniversario della firma del Trattato di Roma e offre l’occasione per riflettere sul percorso fatto dall’Europa rispetto alla tenuta delle “quattro libertà fondamentali”, di cui la libera circolazione delle persone sembra essere messa particolarmente a rischio dal risorgere di nazionalismi e da un diffuso sentimento di xenofobia.

«In quest’ottica – spiega Italo Rizzi direttore di Lvia – la diffusione di una cultura di pace, di cui Lvia si fa promotrice da 50 anni, può aiutare il territorio a comprendere fenomeni complessi e a fornire risposte efficaci alle nuove sfide delle migrazioni, del mercato, della coesione sociale sviluppandole in un’ottica positiva di partecipazione, relazione e reciprocità generando così nuovo valore umano, sociale e culturale».

Ecco i “libri viventi” che saranno presenti agli eventi ad Alba: un giovane rifugiato somalo, che attraverso la sua esperienza di vita permetterà di affrontare il tema dell’asilo politico; una giovane di fede musulmana che indossa il velo e che permetterà un confronto sul dialogo interreligioso; una giovane di origine Rom, attraverso cui parlare di minoranze etniche; un giovane che ha sperimentato la mobilità europea, grazie alla cui esperienza sarà possibile parlare di cittadinanza europea; un giovane disabile, per affrontare i temi della disabilità e inclusione sociale.

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