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Salasso in bolletta del 100 per cento

IMPOSTE Anche gli albesi si preparano a fare i conti con la Tassa sui rifiuti e sui servizi (Tares), che ha mandato in pensione la Tarsu. Salvo proroghe, come Gazzetta ha già ampiamente detto, entro il 31 luglio si dovrà pagare l’intero importo del tributo o un acconto, con il saldo entro la fine di settembre. Peraltro la stangata d’inizio estate che pioverà su tutti gli italiani è stata calcolata dai sindacati in 32miliardi di euro complessivi, fra Imu, Irpef, aumento Iva e Tares, appunto. La sezione locale del partito di Guido Crosetto, Fratelli d’Italia, ha provato a ipotizzare quanto verrà a costare, calcolando aumenti in bolletta superiori al 100 per cento. Il perché lo abbiamo chiesto al coordinatore cittadino Emanuele Bolla, autore insieme a Domenico Boeri delle simulazioni.

Bolla, qual è il risultato del vostro studio?

«La Tares sarà una vera e propria stangata per cittadini e imprese. Siamo molto preoccupati, perché in alcuni casi l’importo da pagare sarà doppio rispetto a quello della Tarsu del 2012».

Perché questo balzo?

«La Tares, tributo introdotto dal decreto legge “salva Italia” del 2011 per finanziare il servizio integrato di raccolta e smaltimento rifiuti, prevede un nuovo meccanismo di calcolo basato non solo sui metri quadrati dell’immobile, ma anche sul numero delle persone che lo abitano. Occorre poi aggiungere l’addizionale provinciale, da applicare nella misura del 5 per cento, e la maggiorazione statale introdotta per coprire i costi dei servizi indivisibili (tra cui la manutenzione delle strade e l’illuminazione pubblica), che i Comuni possono aumentare dai 30 centesimi di euro per metro quadrato fino a 40 centesimi di euro: l’Esecutivo di Maurizio Marello ha deciso per 36 centesimi, aggravando la situazione».

Come saranno colpiti gli albesi?

«Prendiamo il caso di una persona che vive da sola in un alloggio di 65 metri quadrati: se con la Tarsu pagava 82,15 euro all’anno, con la Tares si troverà a dover corrispondere la cifra di 138,81 euro, subendo cioè un aumento di 56,66 euro pari al 69 per cento. Una famiglia di quattro persone, residente in una casa di 135 metri quadrati con un garage di 25 metri e due cantine di 47 metri quadrati complessivi, vedrà salire il tributo dai 295 euro del 2012 a 579,66 euro, con una variazione di 284,66 euro, pari al 96,5 per cento. Di rilievo anche i rincari che interesseranno determinate categorie professionali. Un verduriere che occupa un immobile di 100 metri quadrati pagherà 2.157 euro contro i 1.012 dell’anno passato, con un aumento del 113 per cento. L’importo del tributo per un ristorante di 100 metri salirà da 1.242 euro a 1.684 euro, mentre una panetteria di 100 metri quadrati pagherà 639 euro contro i 485 del 2012».

Che cosa proponete per contenere l’impatto?

«Chiediamo al Comune di applicare la riduzione del 30 per cento, peraltro consentita dalla legge, all’importo del tributo delle abitazioni con un unico occupante, di implementare la riduzione, attualmente al 70 per cento, per le persone con reddito Isee inferiore a 7.385 euro e di introdurre nuove riduzioni per redditi Isee maggiori, compresi tra 7.385 euro e 10 mila euro. Occorrerebbe inoltre prevedere riduzioni specifiche per le utenze non domestiche colpite da situazioni di “disagio da lavori pubblici”, come gli esercenti di piazza San Paolo. L’Amministrazione farebbe anche bene a comunicare meglio  e prorogare i termini per la presentazione delle domande di riduzione per i redditi più bassi, visto che ha fissato l’attuale scadenza al 31 marzo, ovvero tra pochissimi giorni, senza peraltro comunicarla in modo adeguato».

Enrico Fonte

Franco Foglino: «L’unica speranza è nella proroga»

All’incontro sulla Tares organizzato sabato scorso a Bra (di cui si parla nell’articolo a pag. 36) ha partecipato anche l’assessore alle finanze di Alba Franco Foglino, al quale abbiamo posto tre domande. _

Foglino, Fratelli d’Italia albese ha effettuato simulazioni sulla Tares, da cui è emerso che la nuova tassa sui rifiuti potrebbe determinare aumenti in bolletta anche del cento per cento. È così?

«La Tares si calcola mediante un conteggio complesso, che implica l’acquisizione di molti dati, alcuni dei quali esterni alla contabilità comunale. Con gli uffici, siamo ancora in fase di impostazione del nuovo tributo e non mi sento di dare indicazioni sulla portata dell’aumento in casi specifici. Già lo scorso settembre l’Amministrazione albese aveva segnalato agli organi istituzionali e ai cittadini – ne aveva parlato anche Gazzetta – il “pericolo Tares”, denunciandone l’illegittimità (per via del balzello governativo di 0,30 euro per metro quadrato mascherato all’interno della tassa comunale) e l’inopportunità. Accorgersi adesso che la Tares comporterà un nuovo prelievo fiscale è come scoprire l’acqua calda. Dagli appartenenti a un movimento politico che benché nuovo nel nome ha al suo interno persone che hanno fatto parte dei precedenti Governi, mi sarei aspettato pressioni sui parlamentari della loro corrente, affinché questa norma fosse cancellata o prorogata. Finalmente, come dimostra l’incontro di Bra, sta crescendo la richiesta di proroga. Speriamo non sia troppo tardi».

L’aumento imposto dal Comune dell’aliquota statale da 0,30 a 0,36 euro era inevitabile?

«L’aliquota statale è stata fissata a 0,36 euro per una motivazione tecnica. Lo Stato tratterrà dai trasferimenti destinati al nostro Comune 0,30 euro per ogni metro quadrato della città ancor prima che i cittadini abbiano pagato il tributo. I dati ci dicono che se vogliamo, e dobbiamo farlo, recuperare la cifra trattenuta dal Governo dobbiamo necessariamente aumentare l’aliquota statale del 20 per cento». _

Gli esponenti di Fratelli d’Italia chiedono di applicare la riduzione, prevista dalla legge, del 30 per cento all’importo del tributo per le abitazioni con un unico occupante, di introdurre altre riduzioni e di prorogare la scadenza, ora fissata al 31 marzo, per la presentazione della domanda di riduzione. Cosa ne pensa?

«Sicuramente verrà data agli albesi la possibilità di beneficiare delle riduzioni riconosciute, tenendo conto dei tempi tecnici necessari. Posso dire fin d’ora che non sarà applicata la riduzione sulla Tares per gli immobili con un solo occupante, in quanto la modalità di calcolo, che si basa anche sul numero dei componenti del nucleo familiare e non solo più sulla metratura del fabbricato abitato, agevola le famiglie meno numerose. Se si confermasse lo sconto previsto dallo Stato, questi contribuenti avrebbero un doppio vantaggio».

e.f.

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