Antonio Cajelli e l’economia spiegata divertendosi

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ALBA «Ho la missione impossibile di farvi venir voglia di diventare un po’ più padroni dei vostri soldi»: un educatore finanziario che si presenta in questo modo e che usa termini come divertimento riferendosi ai temi dell’economia domestica, è di certo un tipo particolare.

Antonio Cajelli e l’economia spiegata divertendosi

È Antonio Cajelli, che nella serata di giovedì 30 novembre, alle 20.30, salirà sul palco del palazzo mostre e congressi insieme all’avvocato esperto in diritto bancario e finanziario Massimo Melpignano, consulente di Mi manda Raitre: i due porteranno in scena Brutti come il debito, spettacolo che si propone di aumentare la consapevolezza dei meccanismi di scelta nei consumi quotidiani.

«Impariamo a fare la spesa, impariamo a fare un bilancio personale o familiare, impariamo a fare una cosa rivoluzionaria, cioè capire come funzionano le bollette nel nostro Paese per cercare di pagare meno l’energia elettrica, il gas o l’acqua. Impariamo a gestire i debiti, a farli, a prevenire situazioni molto pericolose», spiega Cajelli. Obiettivi ambiziosi, che saranno portati avanti in altri tre incontri che si terranno all’Asl Cn2 in via Vida 10 ad Alba alle 18 di giovedì 7 e 14 dicembre e del 18 gennaio 2018.

La formazione fa parte del progetto “Talenti latenti”, che si compone di oltre 50 eventi formativi gratuiti in corso di svolgimento ad Alba, Bra, nelle Langhe e nel Roero, tutti aperti al pubblico e per i quali non è necessaria prenotazione. Per ulteriori informazioni: www.talentilatenti.it.

Il progetto Talenti latenti

Già nell’Iliade i “talenti” d’oro erano citati come misura della massa, come premio; lo stesso nella Bibbia, donati per l’edificazione del primo tempio di Gerusalemme: un breve salto ed eccoli diventare una moneta, una ricchezza, e poi in senso figurato una risorsa anche non economica.

Il progetto Talenti latenti, che ha come capofila l’Asl  Cn2, attraverso il Servizio sociale di Bra, e il Consorzio socio assistenziale Alba Langhe Roero, con numerosi partner coinvolti, ha l’obiettivo di valorizzare una grande potenzialità del territorio, la creazione di una rete di welfare di comunità, una sinergia tra imprese pubbliche e private che si organizzano per proporre iniziative di sostegno a vantaggio dei dipendenti delle imprese aderenti e delle loro famiglie, e, attraverso gli attori pubblici del territorio, a beneficio della comunità.

Il progetto, realizzato con il contributo della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, vede oggi coinvolte quattro aziende del territorio: Dimar, Sebaste, Slow food e Università di scienze gastronomiche, in attesa che altre seguano il loro esempio.

L’attività formativa del progetto è svolta dalle cooperative del territorio: Progetto Emmaus, Consorzio operatori sociali (Cos), Consorzio iniziative sociali (Cis), Alice, Insieme, Valdocco e Socialcoop.

a.r.

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