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Tagliare subito le imposte

Nicoletta Miroglio (foto Marcato)Sono da poco passate le cinque, quando la presidente di Confindustria Cuneo, Nicoletta Miroglio, inizia la sua relazione a Racconigi, per l’assemblea annuale. È il punto della situazione economica, fatto dagli industriali della Granda in un difficile momento per il Paese. E reca una richiesta chiara: diminuire l’imposizione fiscale al più presto. Anche se il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Sky, ha precisato: «La riforma fiscale nel breve periodo sarà a invarianza di gettito, non abbiamo le risorse per diminuire la pressione fiscale e l’Europa ci dice che, se anche le trovassimo, il margine dovrebbe andare nella riduzione del debito».

«L’impresa è prima di tutto una comunità di persone », scandisce la Presidente, ricordando come la provincia di Cuneo sia costituita da piccoli imprenditori e medie imprese. Fatto che «ha permesso una elevata tenuta del sistema economico e un tasso di disoccupazione fermo al 3,4%». Nel 2010 sono stati esportati beni e servizi per 6 milioni di euro, constatando come la variegata tipologia produttiva sia ancora il punto di forza.

Tasse alle imprese : modelli europeiIl credito risulta indispensabile per gli investimenti e per rendere il cuneese competitivo nei confronti dei concorrenti europei, a cominciare dai tedeschi, «un Paese (la Germania), che incrementa la produttività ed esporta prodotti tecnologici nei Paesi low cost. Un Paese che ha saputo negli ultimi 15 anni abbattere la spesa sino a raggiungere il 44% del Pil».

Per Nicoletta Miroglio, la politica «di destra o di sinistra non è riuscita a dire “no” a chi vuole spendere di più». La Presidente denuncia l’incapacità a riformarsi e ad «attingere al serbatoio di aziende, capacità imprenditoriale e passione che la nazione coltiva dentro di sé».

Infine la richiesta di diminuire la pressione fiscale, e in particolare l’Irap, spina nel fianco del sistema tributario, denunciandone l’incisività «sugli utili aziendali prima delle tasse per quasi il 18%». L’assemblea è stata l’occasione per discutere l’andamento fiscale dell’ultimo quinquennio nella provincia di Cuneo.

La ricerca è stata effettuata dal Comitato di analisi e ricerca per la politica fiscale, costituito dall’Ordine dei dottori commercialisti di Cuneo, Alba, Saluzzo e da Confindustria Cuneo. I lavori si basano sui dati forniti da imprese campione, di settori e dimensioni varie. Partendo da giugno 2007 e raffrontando i numeri di bilancio e la pressione fiscale per il biennio 2006-07 si evidenziano le differenze rispetto agli altri Paesi europei.

In sintesi, l’Italia registra un’elevata pressione fiscale e un’eccessiva complessità delle normative tributarie, fatti noti, ma questa volta dimostrati sul campo. La pressione fiscale media sul campione di imprese prese in esame si aggirava sul 60 per cento, con picchi attorno all’80.

A dicembre 2007 il Comitato ha affrontato una nuova indagine sul triennio 2006-2007-2008. In questo caso si è notata una diminuzione del carico fiscale dell’11,3% nel 2007 e del 15,65% nel 2008, grazie anche all’introduzione del cuneo fiscale. La difficile deducibilità degli interessi passivi, i rapporti con la pubblica amministrazione, il peso dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) gravano le aziende in un momento di affanno. Studiando l’incidenza dei tributi locali sul bilancio delle imprese nel biennio 2008-09 lo studio di Confindustria evidenzia infatti come sia proprio l’Irap la più onerosa tra le tasse.

Cristian Borello

foto Marcato

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