Steadycam riparte in classe

Sarà l’Assessorato all’istruzione a dare gambe a un servizio che si temeva destinato all’estinzione – in tempi di tagli, tutto può essere considerato “accessorio”, compreso il lavoro –, ma che Francesco Morabito, direttore sanitario dell’Asl Cn2, definisce «un fondamentale “fiore all’occhiello” », cresciuto per dieci anni all’ombra dell’Azienda sanitaria. Steadycam, il servizio di documentazione audiovisiva, formazione e consulenza che l’Asl ha avviato nell’ambito del Servizio tossicodipendenze, dunque vivrà e sarà a disposizione della scuola, nel cui ambito già gravitava.

La tecnologia è centrale nella vita dei giovanissimi. I nostri ragazzi passano al cellulare anche 4 ore al giorno, spesso ne hanno in tasca più di uno e lo usano per navigare in Internet. Secondo il rapporto Telefono azzurro-Aurispes, un ragazzo su sei trascorre più di 5 ore sui social network. E il 30,8 per cento dichiara di avere centinaia di amici su Facebook. La maggior parte dei genitori però non ne è consapevole e ritiene che i comportamenti trasgressivi non appartengano ai propri figli, i quali invece ammettono di scambiare anche foto a sfondo sessuale, il 28,4 per cento di ubriacarsi e di partecipare ad atti di bullismo.

Steadycam – gestito dal Sertguidato da Giuseppe Sacchetto e dalla cooperativa sociale Le rocche – dispone di un archivio, unico in Italia, di oltre 30 mila materiali audiovisivi relativi almondoadolescenziale giovanile ed è nato ad Alba proprio per affontare la sfida dei nuovi media, i quali ricoprono oggi un ruolo chiave per la loro pervasività, la capacità di condensare i saperi e la loro efficacia comunicativa. Spiega il responsabile di Steadycam, Luca Sibona: «In un contesto in cui il 44per cento degli adolescenti si informa sul web anche per la didattica, diventa centrale quella che in ambito anglosassone si chiama media literacy, ovvero l’alfabetizzazione aimedia, che l’Ue indica come una prospettiva fondamentale e consiste nell’intrecciare costantemente l’“educazione ai media”, stimolando il senso critico nei loro confronti, l’“educazione con i media”, utilizzandoaudiovisivi e Internet per integrare il bagaglio formativo tradizionale, l’“educazione per i media”, utilizzandoli cioè nel processo di apprendimento e “scrivendo” con essi».

Il progetto, finanziato dalla Regione, intendepromuovere, quindi, il“consumo critico” e la conoscenza dei nuovi mezzi come risorsa di coloro che operano in ambito educativo, con particolare attenzione agli insegnanti, facendo acquisire ai docenti piemontesi competenze tali da promuovere con i ragazzi progetti di media education, un contributo importante per contrastare anche i fenomeni di emarginazione e devianza. Ci sarà una prima fase, fino a giugno, in cui si studieranno le esigenze dei docenti, mentre il lancio delle attività è previsto ad aprile, a Torino. Nella seconda fase, che corrisponderà all’anno scolastico 2012-2013, prenderanno il via le attività di formazione per gli insegnanti, con attività svolte anche a distanza, via web.

Commenta l’assessore regionale all’istruzione Alberto Cirio: «Steadycam è un’eccellenza nazionale, che i tagli alla sanità avevano purtroppo messo a rischio. Ho chiesto di rimodulare il progetto, rivolgendolo alla scuola, che ha estremo bisogno di aggiornarsi e capire il linguaggio più attuale dei ragazzi».

Maria Grazia Olivero

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