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29 finestre da adottare

La prima delle 29 finestre da restaurare l’ha adottata il primo cittadino Bruna Sibille. La seconda se l’è aggiudicata Carlin Petrini, presidente di Slow Food internazionale. Per tutte le altre si aspettano dei benefattori i quali che abbiano a cuore le sorti degli infissi della chiesa parrocchiale di San Vittore, che svetta nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, nel real borgo pollentino.

Durante un incontro, svoltosi la scorsa settimana in sala Giunta, alla presenza del sindaco Sibille, del parroco don Mauro Molinaris, dell’architetto cuneese Igor Violino, dell’assessore al patrimonio Alberto Lusso, del funzionario comunale Valerio Tibaldi e della presidente del Lions club Bra Host Anna Maria Germanetti, si è fatto il punto sulla situazione, ipotizzando allo stesso tempo, una strategia operativa che consenta di effettuare il restauro conservativo di queste finestre, le quali dovrebbero riportare all’antico splendore l’edificio sacro, voluto dal re Carlo Alberto. Spiegano don Mauro e l’architetto Violino: «Al momento, riconvertendo alcuni fondi provenienti da donazioni della Compagnia di San Paolo e dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, abbiamo già sistemato 6 finestre.

Il lavoro è molto impegnativo: occorre infatti restaurare l’infisso e cambiarne il vetro, che abbiamo deciso di mettere “a cattedrale”, nel classico colore giallo. Adesso però diventa urgente pensare anche a tutte le altre, che in alcuni casi, sono addirittura pericolanti ». Continua l’Architetto: «Per sistemare tutte le finestre (la cui struttura lignea risale al 1800) e cambiare i vetri, si prevede una spesa indicativa di 180 mila euro. Poi, tenendo conto di qualche spesa accessoria, si può arrivare a 200 mila».

Aggiunge il sindaco Sibille: «Io credo che sia necessario avere dalle Soprintendenze (sia quella ai beni artistici sia quella ai beni architettonici) il visto definitivo all’intera operazione. Poi bisognerà cercare sponsor pubblici e privati cittadini, che abbiano la disponibilità di “adottare” una finestra, contribuendo per il suo restauro. Dal canto mio posso anche immaginare, come è già successo, di organizzare un’edizione straordinaria della Superstrabra da dedicare a questo restauro».

Anche la presidente del Lions Anna Maria Germanetti commenta: «Il progetto mi sembra molto interessante. Lo porterò al prossimo Direttivo del club, in modo da sensibilizzare i miei soci ma anche i club della zona, che potrebbero aderire a questa iniziativa ».

Don Mauro ha poi concluso: «La chiesa, molto frequentata (anche dagli studenti dell’Università del gusto), ha certamente urgenza di questo restauro funzionale, che la riporterebbe all’antico splendore». La chiesa neogotica venne costruita nell’insieme degli interventi voluti dal re Carlo Alberto. All’interno dipinse Carlo Bellosio, cui si deve la raffigurazione del martirio di San Vittore, e sono custodite parti dello straordinario coro ligneo e del leggio dell’abbazia di Staffarda, alla cui opera di restauro partecipò anche il Moncalvo.

Valter Manzone

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