Stop ai tagli sui più deboli

Ai sindaci si chiede il miracolo. Con le mani legate di fronte all’emergenza abitativa e all’assistenza del cittadino, a fronte dei nuovi tagli attuati a livello governativo e regionale sulle politiche sociali, i Comuni si trovano a dover sostenere con le proprie risorse i servizi legati alla famiglia, all’immigrazione e alla casa. Per questo, con una eclatante presa di posizione unitaria, i sindaci delle sette maggiori città della provincia di Cuneo – Alberto Valmaggia di Cuneo, Maurizio Marello di Alba, Bruna Sibille di Bra, Francesco Balocco di Fossano, Stefano Viglione di Mondovì, Paolo Allemano di Saluzzo e Sergio Soave di Savigliano – hanno sottoscritto un documento, inoltrato alla Prefettura di Cuneo, per ottenere un incontro con Patrizia Impresa.

Venerdì 17 i primi cittadini delle “città sorelle” hanno così potuto dire «stop ai tagli nell’assistenza» di fronte al Prefetto, esponendo le loro rimostranze e considerazioni, nella speranza che queste siano portate a conoscenza in ambito governativo. «Ci siamo ritrovati di fronte non a una razionalizzazione delle risorse, bensì alla loro sparizione », ha spiegato il sindaco di Alba Maurizio Marello. «In questo modo viene anche messo in dubbio il lavoro, svolto in questi anni, con il Consorzio socio-assistenziale, una sinergia che ci ha permesso di svolgere la funzione sociale facendo fruttare le risorse al meglio». Poi, Marello ha aggiunto: «Pare esserci una volontà politica in questa direzione; basti pensare che, a fronte di un taglio di 50 milioni di euro sull’assistenza, la Regione, nella riorganizzazione della sanità, pare intenzionata a costituire un’azienda per il 118, che rappresenterebbe da sola lo stesso costo. Una novità che forse sarebbe da prendere in considerazione in tempi migliori».

Tra le problematiche manifestate dai sindaci della Granda, quella dell’emergenza abitativa. «Abbiamo 24 sfratti esecutivi nell’arco dei prossimi due mesi, siamo riusciti a sistemare cinque famiglie nel 2011 e probabilmente riusciremo a fare lo stesso con quattro famiglie quest’anno. Ci troviamo ad affrontare situazioni mai viste prima d’ora, tra persone che dormono al freddo e la necessità di presidiare gli uffici dell’assistenza sociale anche con i Vigili», ha spiegato Bruna Sibille a Cuneo. Ma il Sindaco braidese non è l’unico a temere un’emergenza che potrebbe riguardare pure l’ordine pubblico.

«Negli uffici adibiti ai servizi sociali c’è l’assalto, le scrivanie sono sovrastate di persone che chiedono un lavoro, una casa o non ce la fanno più a pagare l’affitto. Persino io sono sommerso di chiamate a carico del destinatario e sms dei cittadini», ha rincarato il sindaco di Savigliano Sergio Soave. Il prefetto Patrizia Impresa ha assicurato la sua disponibilità nell’informare e sensibilizzare le istituzioni, ferma però nella volontà di mantenere la neutralità politica. «Parlerò con gli altri prefetti», ha rassicurato Impresa, «sollecitando un coordinamento per ottenere qualche risultato in Regione o quantomeno suscitare la necessità di una riflessione. Spero poi di trovare un canale, colloquiando coi vertici».

Il documento stilato dai sindaci, accompagnato dalla relazione della Prefettura, giungerà dunque al Governo. Intanto, i sindaci hanno ringraziato in maniera unanime Impresa, che si è prestata all’ascolto delle loro problematiche, mentre dalla Provincia non è stato ottenuto il medesimo dialogo.

Chiara Cavalleris

Foto Marcato

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