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Tutti i colori della neve

Insieme ai fiocchi di neve su piazza Duomo sono arrivate le polemiche. Non bisogna stupirsi, perché rientra nel consueto gioco delle parti politiche. Basti pensare a ciò che accadde qualche anno fa, quando il centro-sinistra, allora seduto tra i seggi di minoranza, lanciò pesanti accuse alla maggioranza di Giuseppe Rossetto, incolpandola di non aver affrontato in maniera adeguata l’emergenza atmosferica. Nei giorni scorsi, si è assistito alla medesima scena, a parti invertite, quasi che la neve cambiasse colore a seconda del momento storico.

Da una parte l’Esecutivo guidato da Maurizio Marello, impegnato a fronteggiare l’abbondante nevicata e le forti gelate, davvero particolari, dall’altra il centro-destra intento a lanciare fulmini e saette contro la fazione politica opposta, rea di aver contribuito ad amplificare le problematiche portate dalla neve. In mezzo i cittadini che, volenti o nolenti, al di là dei disagi riscontrati durante il maltempo, si sono lasciati trascinare – ne sono prova alcuni commenti pubblicati dai nostri lettori sulla pagina Facebook di Gazzetta – da questo gioco delle parti, finendo in molti casi a giudicare l’operato dell’Amministrazione civica in base al proprio orientamento politico. Insomma, sotto le torri, quando nevica, sembra di stare nella Firenze dei Guelfi e Ghibellini.

Non volendo sostenere l’una o l’altra parte, Gazzetta prova a tracciare un bilancio della perturbazione che per una settimana ha interessato la zona, partendo dalle forze messe in campo dal Comune, concentrandosi sui principali fatti accaduti e riportando quelle che sono state le polemiche. L’ondata di maltempo – prevista da diversi giorni – è giunta nella Granda nel pomeriggio di sabato 28 gennaio per intensificarsi nelle giornate di domenica 29, lunedì 30 e martedì 31. Le precipitazioni nevose sono state abbondanti e hanno coperto Langhe e Roero con una coltre che ha sfiorato e in certi casi superato i 50 centimetri.

Ad Alba – dove, nel 2012, per fronteggiare queste situazioni sono stati accantonati 82 mila euro – è scattato il Piano d’emergenza neve e ghiaccio, che prevede gli interventi di rimozione della neve e dei trattamenti antigelivi attraverso l’affidamento a ditte locali, alle quali viene assegnato un determinato settore della città. In caso di precipitazioni abbondanti viene stilata una sorta di scala di priorità, secondo cui la pulizia deve interessare prima la viabilità principale (ponti, rampe, sottopassi, sovrappassi, svincoli e rotatorie) e i luoghi altamente frequentati, come le aree di accesso a scuole, pronto-soccorso, strutture comunali e, in seconda battuta, la viabilità secondaria e le piazze.

Dal 28 gennaio al 2 febbraio hanno lavorato 15 ditte specializzate, 2 cooperative – che hanno operato con 15 addetti – e la società Stirano (con 10 operai). A questi si aggiungono i circa quindici operai comunali, che hanno fornito servizio di supporto, aiuto e vigilanza. Per quanto concerne le strumentazioni meccaniche, sono stati impiegati 21 trattori, 6 bobcat (miniescavatori) e 6 camion. I numeri forniti dalla dirigente della Ripartizione delle opere pubbliche del Comune Daniela Albano dicono che nelle giornate di domenica 29 e lunedì 30 gli addetti delle vari ditte hanno lavorato, ognuno, circa 12 ore giornaliere, mentre nei giorni successivi l’impegno giornaliero è stato di circa 14-15 ore.

«Le nevicate verificatesi da sabato a martedì mattina, seppure abbondanti e intense, hanno consentito uno sgombero migliore rispetto a quello effettuato nei momenti successivi, quando la neve molto ghiacciata ha causato serie difficoltà ai mezzi per le operazioni di sgombero e ha compromesso l’efficacia dei trattamenti antigelivi », spiega Albano.

Enrico Fonte

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