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Roma cede alla LOBBY ALBESE

La lobby degli albesi – Alberto Cirio in rappresentanza della Regione, Giuseppe Rossetto per la Provincia e Maurizio Marello per il Comune – porta a casa un risultato importante dalla conferenza dei servizi sul lotto 2.6, tra Cherasco e Cantina di Roddi, dell’autostrada Asti-Cuneo. Al tavolo romano l’attenzione di tutti era rivolta alle opere complementari più che sui sette chilometri di autostrada vera e propria, anche se non sono mancati rilievi e osservazioni sulle interferenze che il cantiere prima e l’autostrada poi avranno su fossi, canali e piste ciclabili. Cento milioni. Il pacchetto di lavori aggiuntivi che verranno realizzati da Anas e concessionario Asti-Cuneo comprende la sistemazione della tangenziale di Alba, l’ampliamento della provinciale Cantina di Roddi-Pollenzo, con tanto di allargamento del ponte sul Tanaro, la realizzazione della strada verso il nuovo ospedale, la realizzazione del terzo ponte sul Tanaro di Alba (in zona Mogliasso) e alcuni nuovi tratti stradali cittadini a Mussotto, a fianco dello scolmatore del Riddone e dove oggi sorgono i capannoni Miroglio- Veste bene per realizzare la “corda molle”. Il conto di tutti questi lavori supera i 100 milioni di euro, che vanno aggiunti ai 700 di lavori necessari per il lotto autostradale. L’albese non ha solo chiesto; ha messo sul tavolo un pacchetto di 15,5 milioni. Si tratta dei 3,5 milioni stanziati un paio di anni fa dalla Regione per la strada del nuovo ospedale a Verduno e dei “fondi Crosetto”, 12 milioni previsti dalla finanziara 2006 e per fortuna sfuggiti alle forbici del Governo Monti. «È stato fatto un passo in avanti molto importante», commenta il sindaco Marello. «Solo il 19 aprile potremo avere la certezza che quello che la città ha richiesto diventi realtà».

Il Sindaco ha ribadito a Ministero, Anas e concessionario quanto siano strategici sia per la città che per l’autostrada i lavori richiesti e ha precisato che l’accordo deve anche contenere l’impegno a proseguire con la realizzazione del lotto 2.5 che passa attraverso Alba. «Fondamentali per la buona riuscita della conferenza», aggiunge Marello, «sono state le posizioni ferme e unanimi di tutti i presenti». Più legato agli aspetti tecnici l’intervento in conferenza dei servizi del vicepresidente della Provincia Rossetto: «Il lotto autostradale e le opere complementari sono collegate ma occorre farle marciare in modo distinto e parallelo ». In pratica il lotto autostradale va approvato così com’è per non dover riaprire la lunga procedura legata all’impatto ambientale, ma nell’accordo che si chiuderà il 19 aprile «Anas, Asti-Cuneo, Ministero, Regione ed enti locali firmeranno un protocollo in cui le opere complementari saranno inserite come prescrizioni, ma i singoli interventi proseguiranno lungo il percorso già tracciato». Anche perché le diverse opere hanno un grado di “maturazione” diverso: per l’adeguamento della tangenziale di Alba, ad esempio, l’Anas ha già pronto il progetto definitivo, mentre per il terzo ponte si è “soltanto” al preliminare. Sacrificio ripagato. «L’argomento lotti albesi dell’autostrada si è fatto spinoso negli ultimi anni», commenta Alberto Cirio, delegato dal presidente Cota a seguire l’iter autostradale. «Lasciare che la tangenziale di Alba venga usata per collegare i due tronconi di autostrada, in attesa del lotto intermedio è un sacrificio che va ripagato», spiega l’assessore. «Ho ricordato che la Regione ha una sorta di diritto di veto che eserciteremo se non ci saranno garanzie su quanto, dove e come dovrà essere fatto». Inoltre è stato richiesto di mantenere gratuito il tratto autostradale di nuova realizzazione fino a quando non verrà completato anche il lotto 2.5. Cirio, inoltre, assicura di voler convocare a Torino, nel giro di due settimane, enti e concessionario per avere la certezza di arrivare al 19 aprile con tutte le carte a posto. «Mai come questa volta», conclude l’albese, «si è toccato conmano come avere un albese in Regione sia fondamentale come vado dicendo da anni. Mi chiedo: se dieci anni fa avessimo già avuto una albese in Regione dove saremmo arrivati? Forse, anziché da Sant’Albano si sarebbe iniziato a costruire dall’albese».

Giulio Segino

Dal Consiglio

Il Consiglio comunale di Alba aveva approvato all’unanimità una delibera contenente le richieste poi discusse e accolte durante la Conferenza dei servizi per l’autostrada. Giovanni Battista Panero, capogruppo del Pd, commenta: «Nei giorni scorsi, sono stato contattato dai due comitati di quartiere della Moretta, che ritengono prioritario lo smistamento di una parte del traffico attraverso il terzo ponte, senza passare in corso Langhe. Quando ciò verrà realizzato Alba potrà risolvere, seppur in parte, uno dei problemi più rilevanti, quello del traffico e della viabilità. Vorrei ricordare la presa di posizione del Sindaco contro l’aeroporto di Levaldigi. Chi criticò questa presa di posizione tirò in ballo il fatto che in questo modo si rischia di non uscire dall’isolamento geografico. Io invece penso che si possa uscire dall’isolamento potenziando la nostra viabilità, vecchia di 100 anni».

Carlo Bo, capogruppo Pdl, punta la sua attenzione e quella del centro-destra albese sulla capacità che la città, e non solo, ha avuto di presentarsi unita: «Siamo soddisfatti e contenti dell’esito della conferenza e continuiamo a ribadire che l’Amministrazione cittadina deve interagire con la Provincia e la Regione, visto che abbiamo la fortuna di avere in tali enti persone sensibili al territorio». «Le richieste che abbiamo fatto sono importanti e le abbiamo votate in Consiglio, con convinzione», continua Bo. «Adesso dobbiamo ottenere garanzie sull’inizio dei lavori e dobbiamo ribadire con forza che dovrà essere realizzato anche il lotto 2.5 tra Roddi e Vaccheria».

g.s.

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