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L’informazione può salvare il mondo?

Nei primi anni Duemila, quando pochi giornalisti volgevano lo sguardo a quell’immensa rete che è il web, Luca Sofri, figlio di Adriano, cominciava ad affermarsi. La passione per il mondo di Internet, capace di regalare le informazioni, lo ha spinto a intraprendere la carriera di freelance: il suo curriculum presenta i nomi delle testate italiane più note: da Panorama alla Stampa, dall’Unità a Wired. È direttore del Post, il sito Internet considerato quotidiano istantaneo on line, in quanto aggiornato al minuto; Sofri, nato nel 1964, appartiene alla generazione che ha reso il giornalismo on line un mestiere. A Fontanafredda ha tenuto con la moglie, Daria Bignardi, la conferenza dal nome L’informazione che può salvare il mondo, organizzata dalla fondazione Mirafiore per i Laboratori di Resistenza permanente.

Sofri, che cosa può dire a proposito del caso Sallusti? La diffamazione è un reato perseguibile con l’incarcerazione?

«La situazione è piuttosto complicata. Il Governo ha agito in modo confusionale, tergiversando e arginando il problema. La diffamazione rappresenta un problema nelmomento in cui non esiste un giusto mezzo, quando l’equilibrio dettato dal buon senso viene meno: nell’atto di scrivere non occorre essere ipocriti, ma nemmeno sminuire il problema; sentirsi liberi di offendere non è ammissibile. Non ho compreso i motivi che hanno spinto la Federazione della stampa a indire un unico giorno di sciopero (poi rinviato): non è una protesta sensata; occorrerebbe che in Parlamento si lavorasse per creare una legge in grado di tutelare i giornalisti».

Che consiglio darebbe a un giovane giornalista?

«Uscire dagli schemi e dalle tradizioni, il passato non dev’essere riesumato: sta cambiando ogni cosa in modo radicale. Sono anni veloci, i nostri; invito ogni ragazzo a non concentrarsi su un unico argomento: occorre spaziare e possedere un’adeguata cultura generale. “Specializzazione” è un concetto destinato a scomparire: mi piace usare la “metafora del dj”. Egli sa scegliere le canzoni all’istante giusto e ha una vasta conoscenza del panorama musicale; così il giornalista deve conoscere a fondo, raccogliere e catalogare le informazioni adatte al momento storico».

Marco Viberti

Il prossimo incontro del Laboratorio di Resistenza permanente è in programma per sabato 1° dicembre alle 18.30 con Domenico Procacci per la lectio magistralis su Il bel cinema: come coniugare i valori alti con il successo.

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