Tagli ai trasporti: il Comune ritira il ricorso

Conurbazione di Bra: ad agosto attivi solo i bus della linea 1

TRASPORTI Il Comune di Bra rinuncia al ricorso presentato al Tar del Piemonte nei confronti della Regione Piemonte per due delibere della Giunta regionale che tagliavano i fondi per il trasporto pubblico locale. La strada del ricorso al Tar era stata condivisa con i Comuni di Cuneo e di Alba, gli altri centri a cui fa capo una rete di trasporti definita “conurbazione”.

«Il decreto “Burlando” del 1997 ha individuato alcuni princìpi cardine soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti “servizi minimi” definiti come “qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini” e ha previsto che a finanziarne i costi d’esercizio siano le Regioni», spiega il sindaco Bruna Sibille.

Con due delibere approvate nel 2011 la Giunta Cota aveva però previsto una riduzione del finanziamento, taglio che arrivava al 17% per il 2013 e 2014 (rispetto a quanto erogato nel 2010). Il timore dei Comuni era di non poter rispettare i pagamenti previsti dai contratti di appalto stipulati con le aziende di trasporto e quindi esporsi a cause e richieste di danni.

Negli ultimi mesi sono state attivate delle trattative tra i legali della Regione e dei Comuni per arrivare a un accordo, che ora dovrà essere sottoscritto dai due “contendenti”.

Il Comune da parte sua accetta comunque un taglio dei finanziamenti, ma in forma meno pesante (3% per il 2011, 9% per il 2012 e 15% per il 2013, mentre dal 2014 la Regione aumenterà dell’1% quanto erogato l’anno precedente) e si impegna a ritirare il ricorso al Tar.

Tra le altre cose, la Regione si impegna invece ad attivare tutte le procedure previste per consentire alle aziende di trasporto pubblico di accedere al credito agevolato o forme di dilazione del debito nei confronti delle banche. Questo non mette però al riparo da possibili cause intentate dalle aziende di trasporto e quindi la Regione si impegna ad affiancare il Comune in Tribunale, qualora quest’ultimo sia citato per danni perché non ha potuto rispettare i contratti di appalto a causa dei tagli operati dall’ente regionale.

Diego Lanzardo

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