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Trasporto locale, punto di vista a 5 stelle

All’incontro organizzato dalla sezione del Pd locale, tenutosi lo scorso sabato a Saluzzo presso il bar della Stazione ferroviaria, abbiamo inviato uno dei nostri esperti di trasporto pubblico, l’attivista (non candidato alle Politiche) Clemente Falcone. Il luogo scelto per l’incontro era ricco di significato: la stazione ferroviaria di Saluzzo che, in seguito alla soppressione della linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano, è diventata una stazione fantasma (come altre in regione) causando non pochi problemi ai pendolari, costretti ora a utilizzare un mezzo proprio oppure a usufruire del trasporto su gomma.

All’incontro, oltre alla presenza di esponenti del Pd locale e non, c’erano anche l’assessore provinciale ai trasporti Roberto Russo (Pdl). Il senso dell’incontro lo si è capito subito quando a Clemente Falcone, del Movimento 5 stelle, è stata negata la possibilità di sedersi al tavolo con gli altri relatori.

Solito giochino del dare la responsabilità agli altri tra l’assessore saluzzese ai trasporti (i tagli colpa  della Provincia) e l’assessore provinciale Russo (la colpa dei tagli è della Regione, “dimenticandosi”, però, che a Torino c’è il suo stesso partito che governa). Tutti d’accordo però nel dire che, almeno il trasporto su gomma, è efficiente: il consorzio Granda bus funziona benissimo ed è una risorsa per la Provincia, nonostante siano stati tagliati fondi anche qui (in maniera un poco più  ponderata).

Inutile dire che dopo un’ora e mezza di dibattito in “politichese” non hanno detto assolutamente niente di utile a sviscerare a fondo il problema del trasporto pubblico locale.

Interviene quindi Clemente Falcone del Movimento 5 stelle che si auto-invita al tavolo dei relatori e fa notare per prima cosa che il trasporto pubblico locale ha subito più di un miliardo di euro di tagli lineari a causa della Legge di stabilità votata da Pd e Pdl; in secondo luogo il taglio delle 12 linee ferroviarie in tutto Piemonte è passato grazie all’assenza in commissione trasporti di tre consiglieri regionali di minoranza (Bresso, Artesio e Dell’Utri) che avrebbero potuto far bocciare la proposta. Rappresentanti del Pd ammutoliti e brusio in sala (questi politici non sono abituati alla verità e al contraddittorio).

Russo e la sua ilarità, scaturita dal vedere i rappresentanti del centrosinistra in difficoltà, vengono riportati sulla terra quando gli si ricorda che, grazie ai suoi tagli ponderati, sulla tratta Torino-Alba nelle ore di punta ci sono 25-30 persone in piedi sul pullman. Fatto di cui, a quanto pare, Russo è al corrente da tempo e, sebbene sia una situazione irregolare e potenzialmente pericolosa, nessuno v’ha posto rimedio.

Infine viene fatto notare che i fondi per le ferrovie dismesse si potrebbero prendere dal Tav in Val Susa (a cui sempre la Legge di stabilità destina 2,2 miliardi): applausi dei presenti alla proposta di Clemente Falcone, con l’assessore Russo basito e senza parole, al pari dei colleghi del Pd. A questo punto al nostro rappresentate è stata tolta la parola, con la scusa che in questa riunione si parla di trasporto pubblico locale e non di grandi opere, ma viene ricordato da Clemente Falcone che fino a quando la politica nazionale non si assume la responsabilità delle proprie azioni continuando ad effettuare tagli lineari per finanziare il nulla come il Tav si avranno sempre meno risorse per il trasporto pubblico sia ferroviario che su gomma.

Movimento 5 stelle cuneese

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