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Sito. Verso la ristrutturazione e la cassa straordinaria

MONTICELLO Qualcosa si muove per la Sito dopo le riunioni di Roma e in Provincia di Cuneo. Nella scorsa settimana una delegazione dell’azienda e i sindacalisti Pina Mosca della Fiom Cgil e Angelo Mangino Fim Cisl sono stati convocati dal Ministero del lavoro per un esame congiunto sulla ditta albese. «La verifica riguarda la cassa integrazione che sta interessando una parte dei lavoratori», ha spiegato Angelo Mangino. «Abbiamo gettato le basi per un rinnovo sull’inizio del prossimo ciclo di cassa integrazione straordinaria che potrà partire a giugno e protrarsi sino a luglio 2014». Al Ministero, si è anche discusso sulla possibile apertura di una nuova procedura di cassa integrazione per “ristrutturazione”, parallela a quella in corso. Come anticipato da Gazzetta nelle scorse settimane, la Sito ha iniziato un percorso di ristrutturazione aziendale con l’abbandono dell’attuale sede per uno spazio più piccolo, nel quale rimarranno solo poche attività. Ciò determinerà un esubero di circa undici persone, portando il personale a 29 unità. Un altro fronte di dibattito si è aperto in Provincia, alla presenza della presidente Gianna Gancia, dell’assessore al lavoro Pietro Blengini e delegazioni di entrambe le parti. Riassume Pina Mosca: «Viste le difficoltà di liquidità dell’azienda, abbiamo richiesto alla Provincia un “anticipo economico” a favore dei lavoratori, che da gennaio attendono la normale retribuzione. Ed è stato richiesto all’azienda un piano industriale, che chiarisca le mosse della ristrutturazione». Sono previste a breve ulteriori riunioni in Provincia.

Cristian Borello

Pina Mosca

«In quattro anni si è passati da centoquaranta dipendenti a una trentina. Il settore motociclistico è in grave crisi mala ditta ha mai operato una riconversione né investimenti su progetti alternativi».

Angelo Mangino

«Mi batterò per spronare l’azienda, dopo aver visto il piano industriale, affinché aumenti il numero delle risorse lavorative, ricollocando alcuni dei lavoratori parcheggiati in cassa integrazione».

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