Immigrazione: Saluzzo disponibile ad accogliere i migranti

Com’è noto, La presenza di migranti che si spostano fra il Nord ed il Sud del Paese in cerca di lavoro in agricoltura è un fenomeno recente, che da alcuni anni interessa anche Saluzzo. Le istituzioni comunali di Saluzzo e del saluzzese hanno dimostrato negli anni di non abdicare al principio di solidarietà, facendosi carico dell’ospitalità dei migranti.

Il sindaco Paolo Allemano ha dichiarato: «Abbiamo fatto e continueremo a fare il possibile per garantire un’accoglienza dignitosa ai migranti, ma i flussi sempre crescenti (fenomeno dovuto alla chiusura dei Centri di accoglienza allestiti per l’emergenza Nord Africa) devono avere una risposta su un piano umanitario che trascende le possibilità del comune di Saluzzo e gli obiettivi del progetto programmato per i lavoratori stagionali. Mi appello alle autorità centrali perché venga dichiarata l’emergenza umanitaria, unica garanzia di poter risolvere la questione in tempi rapidi».

Il progetto per l’accoglienza dei lavoratori stagionali ha visto negli anni coinvolti a vari livelli i comuni di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo, Scarnafigi, Revello e Verzuolo, la Caritas diocesana, l’associazione Papa Giovanni XXIII, Emmaus Cuneo, la Coldiretti e la Confagricoltura Cuneo.

Per il 2013, sulla scorta dell’esperienza degli anni passati si è elaborato un piano di accoglienza che può ospitare da giugno una sessantina di persone, più altre 120 da luglio nei container predisposti dalla Coldiretti, oltre ad una trentina in altre piccole realtà del territorio.

Il Sindaco aggiunge: «Gli sforzi della comunità per aiutare queste persone sono stati tanti, pertanto trovo ingiuste le accuse rivolte all’amministrazione di Saluzzo e alla Coldiretti da alcune associazioni, che vorrebbero far credere che ce ne siamo lavati le mani. Stiamo facendo il possibile per evitare che questa situazione degeneri in sfruttamento della manodopera e in forme di caporalato: il nostro impegno è innegabile, ma serve la collaborazione di tutti e un responsabile stop alle polemiche».

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