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Una poesia per papa Francesco

Nei giorni scorsi il direttore dell’emittente Tv2000 Dino Boffo ha letto in diretta la poesia dedicata a papa Francesco di Mario Tibaldi di Cherasco, pubblicata da Gazzetta d’Alba lo scorso 7 maggio.

Di seguito riportiamo il testo completo della poesia.

Ha cominciato il suo viaggio dal suolo argentino
l’uomo dalle scarpe grosse e dal cervello fino.

Ai suoi parrocchiani aveva annunciato:
«Devo andare a Roma, ritorno d’un fiato».

Pagando il biglietto di andata e ritorno
un piccolo errore l’ha fatto quel giorno.

In Conclave, zitto zitto, voleva farla franca;
non aveva fatto i conti con una certa “arma bianca”.

Col senno di poi, dopo un fulmine strano,
il pensiero va dritto a quel bianco gabbiano

che sul comignolo, con un’aria un po’ stanca,
volò via prima della fumata bianca.

La piazza scoppia in un delirio contagioso
pur nell’incertezza di chi sia lo “sposo”.

Da tutti gli altoparlanti del colonnato
s’è sentito il nome di chi è stato “scremato”.

Noi piemontesi con un poco d’orgoglio
ringraziamo per un papa di nome Bergoglio.

«Dio vi perdoni per quel che avete fatto»
ma è lo Spirito Santo che ha scelto questo “matto”.

Dopo un teologo, tedesco fino in fondo,
ci è arrivato un Mario dalla “fine del mondo”.

Con tanta semplicità con quel suo “buonasera”
ha stretto con tutti un’amicizia sincera.

Da quella finestra quel “buon pranzo e auguri”
sarà ricordato per i tempi futuri.

Questo inedito papa gesuita-francescano
noi lo sentiamo molto alla mano.

Per una Chiesa povera con i poveri nuovi
ci dà molti segni perché si rinnovi.

Rinuncia alla scorta e alla croce d’oro vero,
velluti, ermellino e porta scarpe color nero.

Rompe tutti gli schemi e la tradizione
mandando la security in fibrillazione.

Se qualcuno pensa che reciti la parte
è un uomo terra terra: non viene da Marte.

Il buon Dio lo protegga un uomo così buono
per tantissimi anni e che non cali di tono.

Egli farà da “Ponte”, ce l’ha assicurato,
tra Dio e noi e altri “credo”; questo è il suo mandato.

«Camminare, Costruire, Confessare» sulle orme del Poverello:
il programma delle “3C” quanto deve essere bello!

Se “il passo sembra più lungo della gamba”, e così sia,
lui si è affidato alla protezione di Maria.

Nel mare in tempesta è apparsa la luce di un faro.
Tranquilli: stiamo entrando in Porto… Comaro!

Mario Tibaldi,
Cherasco

Dal box seguente invece è possibile rivedere lo spezzone della trasmissione di Tv2000 durante la quale è stata letta la poesia dedicata a papa Bergoglio.

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