Accademia calcio Alba: ecco il Comitato etico scientifico

ALBA Mercoledì 30 ottobre nella sala consigliare del Palazzo comunale di Alba, l’Accademia calcio Alba ha presentato il suo comitato etico scientifico, l’organismo composto da personalità competenti e autorevoli nel settore che hanno colto l’invito di adesione al progetto innovativo per la promozione sociale e sportiva raggruppante quattro società: il Gsr Ferrero, Albese Calcio, Koala e Calcio giovanile Europa  supportati dagli sponsor Ferrero (con il progetto Kinder + sport), Egea e Banca d’Alba.

Il Comitato etico di Accademia calcio Alba. Da sinistra: Alfredo Trentalange, Caterina Pesce, Olindo Cervella, Maurizio Marello, Paolo Anselmo, Marco Bertoluzzo, Fabrizio Martino, Roberto Ceschina e Adriano Bacconi.
Il Comitato etico di Accademia calcio Alba. Da sinistra: Alfredo Trentalange, Caterina Pesce, Olindo Cervella, Maurizio Marello, Paolo Anselmo, Marco Bertoluzzo, Fabrizio Martino, Roberto Ceschina e Adriano Bacconi.

Durante l’incontro i membri del Comitato si sono presentati al pubblico.

Caterina Pesce dottoressa in scienze motorie e professore associato all’Università degli studi di Roma ”Foro Italico” nel settore scientifico-disciplinare Metodi e tecniche delle attività motorie, docente master europeo salute ed attività fisica ha dichiarato: «Insegno attività motorie per l’età evolutiva e per gli anziani. Sono due fasce di età nelle quali si può contribuire a far sviluppare le persone nella fase della crescita e aiutare al mantenimento della qualità della vita nelle persone non più giovani. Da questa prospettiva questo progetto dell’Accademia calcio mi sembra valido e congiungendo i vari contributi di ciascuno si può arrivare ad un’esperienza eccezionale».

Marco Bertoluzzo esperto di gestione dei conflitti, formatore e consulente sportivo ha affermato: «Lo sport è la rappresentazione allegorica del conflitto, dello scontro. Si gioca per vincere rispettando le regole. Spesso la partita non finisce perché i conflitti continuano tra genitori, tra allenatori, tra dirigenti e quindi il tema del conflitto attraversa tutti gli ambiti. Quindi, il problema è andare oltre. Trovo interessante che nell’Accademia ci siano state grandi disponibilità nell’affrontare tutte queste questioni».

Alfredo Trentalange: osservatore arbitri Fifa-Uefa ed educatore, Trentalange è un ex arbitro di calcio internazionale. Dirigente dell’Aia, dal 1° gennaio 2012 è componente della commissione arbitrale Fifa. Dopo le designazioni ai giochi olimpici di Londra e alla coppa del Mondo per club in Giappone, selezionerà e designerà gli arbitri dei mondiali 2014 in Brasile. Educatore professionale, è anche laureato in scienze motorie e sportive. Ha insegnato religione nelle scuole salesiane “Edoardo Agnelli” e competenze chiave di cittadinanza e capacità personali nel centro di formazione professionale Cnos-Fap. È il fondatore dell’associazione di volontariato Agape che si occupa di persone con disagi psichici. «A fare l’arbitro sono quelle persone che hanno un profondissimo senso della giustizia», ha dichiarato Alfredo Trentalange. «La figura dell’arbitro serve a riportare sulla validità delle regole. Attraverso lo sport insegniamo ai ragazzi la vita, riempiamo di valenza educativa quello che facciamo. Si cresce per confronto molto più che per didattica. Sono le scelte che facciamo che decidono chi siamo veramente più delle nostre capacità».

Paolo Anselmo: consigliere nazionale settore giovanile scolastico Figc e dirigente Associazione italiana allenatori calcio. «Con l’Accademia calcio Alba si è realizzato quello che è l’obiettivo del settore giovanile scolastico dove io lavoro a Roma e dove porterò l’esperienza di questa iniziativa», ha detto Paolo Anselmo. «C’è sinergia tra gli attori del sistema calcio giovanile che sono la federazione, gli allenatori, i medici, i genitori, tutti quelli coinvolti nel progetto e poi c’è estrema attenzione agli aspetti tecnici ma anche comportamentali dei ragazzi che ne formeranno la loro personalità. L’aspetto più importante di questa Accademia è che ha capito che tutti insieme non si vince sempre ma è sicuro che si perde meno».

Adriano Bacconi:  direttore tecnico Calcio 4D, commentatore televisivo, Baccone vanta un’esperienza  di allenatore e preparatore atletico professionista. All’incontro ha dichiarato: «Dobbiamo lavorare sulla consapevolezza di sé stessi dei bambini, non sulla specializzazione. Se diamo loro un bagaglio cognitivo decente, quando arriveranno all’età della consapevolezza e avranno i requisiti motori e cognitivi per poter prendere delle decisioni, potranno specializzarsi più rapidamente rispetto agli altri ragazzi. Mentre ai genitori bisogna dare degli obiettivi, non delle regole».

Assente all’incontro Giovanna Saporiti suora laica ed esperta di etica sportiva altro membro del comitato.
A fare gli onori di casa alla presentazione, il sindaco di Alba Maurizio Marello. «L’aspetto che più ci interessa è la centralità dei ragazzi», ha dichiarato il sindaco. «L’Accademia è un’esperienza nuova per la nostra città. Una città diventata europea dello sport perché da tanti anni lavora molto con i ragazzi attraverso associazioni e gruppi sportivi. L’esperienza educativa attraverso lo sport è fondamentale ed è fondamentale che nell’Accademia ci sia un comitato scientifico composto da persone autorevolissime ciascuna nel proprio campo. Si toccano tutti i profili che coinvolgono la crescita dei giovani. È questo è ciò che interessa a noi Amministrazione comunale, agli sponsor, ai dirigenti e ai volontari che ogni giorno si occupano dei ragazzi che praticano sport, non solo calcio ma anche altre attività agonistiche numerosissime e svariate nella nostra città. Centralità dei ragazzi significa che abbiamo bisogno di persone che possono tracciare quelle linee programmatiche e formative sulle quali poi l’Accademia calcio percorre il proprio cammino. Attraverso queste competenze vogliamo cercare di guidare e orientare questo impegno nel miglior modo possibile. Quindi, ringrazio i nostri ospiti per aver accettato di far parte di questa esperienza».

«L’Accademia calcio Alba ha avuto una gestazione non facile  – ha ricordato l’assessore comunale allo sport Olindo Cervella anche presidente dell’Accademia – ma siamo già arrivati a 400 ragazzi dai 6 ai 16 anni iscritti,  a 32 squadre formate, 40 allenatori, 12 dei quali laureati in scienze psicomotorie. Per certi aspetti questo è un punto di arrivo anche se in realtà lo consideriamo un punto di transito. Considerata questa realtà nel calcio, nulla vieta che l’esperienza sia estendibile anche ad altri sport. È un’iniziativa aperta. Chi ha ritenuto non aderire, potrà farlo in qualsiasi momento. È caratterizzata da un forte aspetto etico e nasce nell’anno di Alba città europea dello sport e Città etica dello sport. Alba ha circa  sessanta società e associazioni sportive e questo è sintomo di alta vitalità agonistica».

Durante l’incontro sono intervenuti anche Roberto Ceschina, esperto in  gestione di dinamiche relazionali e con gli stakeholder in progetti complessi di responsabilità sociale d’impresa a carattere nazionale ed europeo, il capo progetto Fabrizio Martino, l’Amministratore delegato del Gruppo Egea Pier Paolo Carini, il rappresentante degli sponsor Giancarlo Amprimo. 

La presentazione è stata anticipata da una tavola rotonda  a porte chiuse tra i membri del Comitato e dell’Accademia nella Sala dello Sport del Comune di Alba, in via Manzoni 8.

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