Egregio Direttore, tante critiche si sono levate sull’abbattimento dei tigli di via Franco Centro. Ammettiamo che sarebbe state preferibile una più ampia informazione preliminare. Ma anche a noi è dispiaciuto dover prendere quel provvedimento, pur sollecitato da non pochi residenti che lamentavano la sconnessione pericolosa dei marciapiedi dovuta alle radici che provocava incidenti, l’oscuramento estivo per la copertura dei lampioni da parte del fogliame, l’aggressione di insetti che dagli alberi passavano nelle case. Certo, oggi, la via si presenta spoglia e più brutta: ma nel giro di poco tempo sarà realizzata una nuova illuminazione, verranno poste a dimora nuove piante e verranno rifatti i marciapiedi. Sarà allora che si potrà misurare se l’operazione intrapresa avrà dato buoni risultati oppure no.
Quanto ai danni ambientali che il coordinatore di Fratelli d’Italia, scopertosi ingegnere ambientale, ha calcolato in 6 tonnellate all’anno di mancato assorbimento di CO2, penso di doverlo rassicurare. Gli sarà probabilmente sfuggito, ma a distanza di poche centinaia di metri gli albesi della leva del 1963, con azione volontaria e benemerita, realizzeranno il “bosco del ‘63”, piantando un numero di alberi ben superiore a quelli tagliati in via Franco Centro. E senza dimenticare le 24 piante posizionate nell’area della scuola Rodari. Con la conclusione che nel quartiere le piante, anziché diminuire, raddoppieranno. Un obiettivo del resto, quello dell’incremento della dotazione di verde, che questa Amministrazione persegue tenacemente: basti ricordare le oltre 100 nuove piante, tra arbusti ed alto fusti, posizionati nella nuova piazza San Paolo.
Gianfranco Maggi, Capo gabinetto del Sindaco
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