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Carlo Sangalli visita i commercianti albesi

Il presidente dell'Associazione commercianti albesi Giancarlo Drocco e il presidente di Confcommercio-Imprese per l'Italia Carlo Sangalli.

ALBA I vertici nazionali di Confcommercio-Imprese per l’Italia sono stati ospiti, sabato 18 ottobre, dell’Associazione commercianti albesi.    Il presidente confederale Carlo Sangalli, il vicepresidente Renato Borghi e il presidente del Collegio dei probiviri Giovanni Deodato, sono stati accolti dal presidente Aca Giancarlo Drocco, dalla Presidenza e dal Consiglio direttivo dell’Associazione commercianti albesi, dal presidente onorario Gian Giacomo Toppino. Presenti all’incontro, anche Ettore Paganelli e Tomaso Zanoletti.

Il presidente dell'Associazione commercianti albesi Giancarlo Drocco e il presidente di Confcommercio-Imprese per l'Italia Carlo Sangalli.
Il presidente dell’Associazione commercianti albesi Giancarlo Drocco e il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Carlo Sangalli.

Il presidente Drocco ha sintetizzato alcune delle iniziative realizzate dall’Aca nel corso dell’anno a sostegno delle categorie rappresentate. «Abbiamo cercato di comprendere come stia mutando il quadro socioeconomico in un momento storico difficile e delicato, soprattutto per il ceto medio che è sovrapponibile alle nostre piccole e medie imprese e alle famiglie di imprenditori e di lavoratori di commercio, turismo e servizi, vessati da un’imposizione fiscale insostenibile». Altro tema di stretta attualità è la crisi delle cosiddette rappresentanze intermedie (enti pubblici come le province, sindacati, partiti politici e anche associazioni di categoria), che corrisponde ad un contesto politico in cui i vertici dello Stato sono poco inclini alla mediazione. Si è poi affrontato il problema della contrazione del credito, che colpisce particolarmente le Pmi in un momento per loro estremamente complesso. Due importanti convegni sono stati realizzati sugli argomenti suddetti, mentre prosegue l’impegno per dare un sostegno concreto, con le iniziative garantite da Ascomfidi Langhe Roero, alle imprese in crisi di liquidità e a quelle che intendono investire e crescere.

Il presidente Aca ha parlato anche dell’importanza della Formazione per professionalizzare ulteriormente imprenditori e operatori passando poi a evidenziare gli aspetti dell’economia turistica – il settore conta 1.550 aziende e occupa direttamente 6.000 addetti, che arrivano a 10.000 con l’indotto – alla quale oggi il riconoscimento Unesco può dare ulteriore impulso. Il turismo va incentivato dotandosi di strutture adeguate: a questo proposito, il presidente Drocco è tornato sull’esigenza di realizzare nello spazio della Maddalena una piazza coperta che funzioni da luogo di aggregazione per turisti e per la cittadinanza tutta, senza dimenticare la necessità di favorire arredi urbani e decoro in tutti i centri del territorio.

«In ossequio al principio di sussidiarietà l’Associazione commercianti albesi sta potenziando l’attività nel campo sanitario – ha aggiunto Drocco – ampliando i servizi del Poliambulatorio San Paolo non solo per gli associati, ma per tutto il pubblico».

È stato poi fatto cenno all’Associazione “Langhe Roero: tavolo delle autonomie per il territorio”, che riunisce 72 sindaci, 5 associazioni di categoria, grandi aziende del territorio, deputati e senatori della zona, è coordinata dall’Associazione commercianti albesi e si occupa di difesa dei servizi e promozione del territorio.

Il presidente Sangalli ha elogiato l’operato dell’Associazione commercianti albesi, passando poi a commentare l’attuale momento socioeconomico a livello nazionale. «Abbiamo archiviato la fase più acuta della recessione – ha detto – e ora la situazione è quella di un Paese stanco, in stato di convalescenza, una condizione che bisogna evitare diventi cronica. Soltanto somministrando la medicina della crescita potremo riconquistare la normalità. E la crescita non si innesca senza una diminuzione dell’imposizione fiscale, attualmente così elevata da non consentire alcun genere di ripresa».

In merito alla Legge di stabilità varata dal Governo, Sangalli ha chiarito come essa presenti aspetti positivi, ad esempio la riduzione dell’Irap. Tuttavia esistono punti di criticità: è una manovra fatta in deficit, prevede tagli lineari – per i quali le Regioni hanno espresso grave preoccupazione -,non risultano tagli consistenti alla spesa pubblica improduttiva, vi è la prospettiva, nel 2016, che le aliquote Iva del 10% e del 22% vengano elevate. «Se così sarà, avremo la Caporetto dei consumi, in un frangente in cui la debolezza dei consumi interni, che rappresentano l’80% del Pil, è strutturale».

Assai rilevante per le sorti del turismo nel Paese sarà Expo 2015, con i suoi 20 milioni di turisti previsti in arrivo. «Voi avete giocato bene la partita del turismo – commentando i dati circa la crescita di Langhe e Roero, dove annualmente circolano un milione di visitatori – ma le istituzioni nazionali continuano a non comprendere che se non si realizzeranno politiche mirate per turismo ed edilizia, il Paese non potrà ripartire. Continuo a sentir dire che il turismo è il petrolio d’Italia, ma se non si fa niente per estrarlo…».

Fondamentale, per il presidente confederale, l’innovazione: «Mentre nell’industria essa produce riduzione di posti di lavoro, nel terziario, all’opposto, contribuisce a creare occupazione. Le nostre imprese devono considerare l’innovazione non un ostacolo ma una grande opportunità». Sangalli ha elogiato le aziende – e nel nostro territorio fortunatamente ve ne sono – che hanno saputo cogliere, nella crisi, nuove strade e nuove possibilità, mettendosi in gioco e cambiando mentalità.

Sul tema delle rappresentanze intermedie, il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia ha sollecitato le Ascom a lavorare sempre di più, perché proprio nei momenti di difficoltà l’opera di mediazione tra la base e le istituzioni è determinante ai fini della tenuta sociale. Un cenno anche alla riforma delle Camere di Commercio («il 70% delle risorse da esse ricevute va alle imprese»), con l’esortazione a rivederne il sistema, non ad annientarlo.

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