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Tribunale di Alba: niente referendum, non si torna indietro

ALBA Oramai dalla revisione della geografia giudiziaria non si torna indietro. Per la seconda volta, infatti, la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i quesiti referendari presentati lo scorso settembre da cinque Regioni che miravano a chiamare gli italiani a pronunciarsi sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie avviata dal governo Monti.

Un esito simile si era già avuto lo scorso anno, quando la Consulta bocciò un analogo referendum proposto dagli stessi Consigli regionali, ossia Basilicata, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Campania. All’epoca la Corte respinse la richiesta sostenendo che l’unico quesito presentato non avrebbe consentito al cittadino di esprimere, con il proprio voto, un giudizio diversificato circa le sedi giudiziarie da sopprimere. Un ostacolo che i promotori hanno cercato di aggirare presentando tre diversi quesiti con cui si articolavano molteplici soluzioni, ma l’operazione si è rivelata inutile.

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La nuova pronuncia della Consulta spegne le ultime residue speranze che la chiusura del Palazzo di giustizia di piazza Medford potesse essere fermata in qualche modo. È vero che pende ancora dinnanzi alla Corte costituzionale un ricorso presentato dal Tribunale di Torino sulla legittimità della riforma, ma l’orientamento dei giudici difficilmente cambierà.

«Registriamo l’ennesima delusione», è il commento amaro dell’avvocato Roberto Ponzio. «È incomprensibile la pervicacia nell’impedire che si eserciti la sovranità popolare. È uno schiaffo alla Corte di Cassazione, che aveva ritenuto conforme il quesito. Si manifesta così la volontà di mantenere intoccabile una legge giusta nei principi generali, ma discriminatoria e lobbistica nell’applicazione concreta».

Anche per il sindaco Marello «al momento c’è ben poco che si possa fare. Dovremo essere pronti a muoverci sul piano politico quando verrà attuata la riforma delle Corti d’Appello per cercare di riottenere il nostro tribunale. In ogni caso, continuiamo a lavorare perché venga istituito ad Alba uno sportello di prossimità che renda alcuni servizi più facilmente fruibili per i cittadini».

ro.bu.

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