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Programma di riduzione delle tasse: la reazione della sinistra

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

don rizzolo antonio_qEgregio direttore, sono rimasta colpita dalla reazione di una parte della sinistra al programma di riduzione delle tasse voluto dal Governo. Possibile che l’unica riflessione che è stata fatta sia quella di paragonare Renzi a Berlusconi secondo schemi ormai noti e volutamente poco lusinghieri? In un Paese con una pressione fiscale che supera ampiamente il 50% del reddito, alla quale vanno aggiunte Imu, Tari, Tasi, fissate da ogni Comune in misura diversa, non trovo affatto strano che un Esecutivo pensi di intervenire, anche perché, a questi livelli di pressione fiscale “svedesi”, non corrispondono affatto servizi pubblici da Nord Europa. E allora perché non accogliere favorevolmente il programma concedendo un minimo di fiducia a Renzi e a Padoan, magari collaborando? Credo che la risposta risieda in un retroterra che certa nostra sinistra non riesce ad abbandonare, e non a caso la risposta è stata che è impossibile tagliare la spesa pubblica italiana. Siamo uno dei Paesi più corrotti d’Europa, con un costo per i cittadini di 70 miliardi ogni anno, più di una manovra economica. Possibile che non si possa incidere su questa piaga, che si debba tollerare all’infinito questo sistema?
Marta Giovannini,
direzione nazionale Pd

          È sicuramente giusto intervenire sulla pressione fiscale, che in Italia è una delle più alte al mondo, senza che siano resi servizi corrispondenti ai cittadini. È anche vero che la sinistra italiana ha sempre avuto una certa propensione a stare all’opposizione, posizione dalla quale è giusto ma anche più facile criticare; quando invece si tratta di costruire, stando al governo, tutto diventa più difficile. In questo senso le complicazioni maggiori per la sinistra al governo vengono proprio dall’interno. Speriamo che cresca il senso di responsabilità, a beneficio del Paese.
        Detto questo, mi sembra giusto anche aggiungere che il governo Renzi ha deluso molti di quelli che gli avevano dato fiducia, da più parti. Certo, non c’erano molte alternative e forse gli italiani aveva posto in Renzi troppe aspettative, tuttavia i risultati sono al di sotto delle promesse. In effetti, il presidente del Consiglio è molto bravo soprattutto a parlare, a convincere, a rassicurare. Il timore che molti hanno è che anche a proposito di tasse si tratti solo di promesse. Si spera, comunque, che stavolta siano mantenute, con l’aiuto di tutti. Insieme si deve continuare a combattere anche l’evasione fiscale e la corruzione a tutti i livelli.

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