Convegno dei liberali a Vicoforte: presenti il ministro Lorenzin, il viceministro Costa e Tremonti

VICOFORTE Promosso dal viceministro della giustizia Enrico Costa, sabato 3 ottobre alle 10.30, presso la Casa Regina Montis Regalis di Vicoforte, si terrà il convegno “Noi Liberali: principi chiari per la politica di oggi”. Interverranno il ministro della salute Beatrice Lorenzin, il senatore Giulio Tremonti, il senatore Luigi Compagna, l’onorevole Luigi Florio, il sindaco di Mondovì Stefano Viglione e l’avvocato Pierluigi Marengo.

«Principi chiari. Di ciò ha bisogno la politica di oggi, sempre più distante da ogni nitida identità. È per questo – spiega Costa – che, insieme a molti amici, abbiamo organizzato questo convegno, per riunire intorno allo stesso tavolo personalità appartenenti anche a forze politiche diverse, provenienti talvolta da storie diverse, portatrici spesso di tesi diverse. Ma essere liberali significa proprio questo: essere aperti al confronto e alla condivisione. Nel corso del dibattito “misureremo” quanto i principi e i valori liberali, in cui crediamo molto, siano presenti nell’attività politica del Parlamento e del Governo».

Ma il convegno sarà anche l’occasione per presentare l’associazione “Noi Liberali”: certo non un partito, ma una piattaforma di idee aperta a quanti sono uniti dalla convinzione che occorra applicare valori liberali nelle scelte politiche. Valori, come la competenza, il merito, la concorrenza e il libero mercato, il rigore nella spesa, la tutela del risparmio, la lotta ai privilegi, la difesa della proprietà, la certezza della pena, il diritto a un giusto processo, l’equità e la certezza fiscale, il rispetto del “Signor” cittadino”, le privatizzazioni, la semplificazione della Pubblica Amministrazione, la laicità dello Stato e l’unità nazionale.

«Il manifesto – spiega Costa – non solo rappresenta la sintesi dei valori in cui crediamo, ma fornisce un metodo, una chiave di lettura dei principali temi del dibattito politico attuale. In materia di unioni civili, ad esempio, essere liberali significa lavorare per garantire percorsi che consentano il riconoscimento di tutte le sensibilità. Ma liberalismo significa anche promuovere la definizione di una disciplina, ormai improcrastinabile, sulla riservatezza delle comunicazioni, oppure contrastare le spinte corporative in ogni settore. Sono questi, del resto, i principi che costituiscono tradizionalmente la nostra identità».

«Non è un’iniziativa nostalgica, ma l’esatto opposto – puntualizza il Viceministro -. Noi un’identità la sentiamo dentro, abbiamo un’anima liberale e sentiamo il dovere di non soffocare mai i nostri valori. Oggi, tanti si dicono liberali e poi fanno l’esatto contrario. Non toccherà a noi dare pareri, ma certo molte posizioni sono oggettivamente illiberali. Ogni provvedimento in discussione sarà una cartina di tornasole, una prova del tasso di liberalismo: dalla giustizia all’economia, dal fisco alla politica estera, fino alla libertà di esprimere le proprie sensibilità».

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