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Campo (5 stelle): Maire smentisce gli annunci di Chiamparino sull’ospedale di Verduno

TORINO Mauro Campo, consigliere regionale del Movimento 5 stelle Piemonte ha affidato a un comunicato un duro attacco al presidente della Regione Sergio Chiamparino, riguardo le vicende più recenti del nuovo ospedale di Verduno.

«Chiamparino viene smentito dalla Maire Tecnimont, ditta incaricata a costruire il nuovo presidio sanitario» scrive Campo. «Pochi giorni fa il Presidente aveva annunciato la conclusione dei lavori tra fine 2016 e inizio 2017. Nemmeno il tempo di mandare in stampa i giornali che è arrivata la smentita dell’impresa addetta alla realizzazione del nosocomio. Tra mille condizionali (per certi versi d’obbligo) i rappresentanti della ditta hanno proposto la consegna dei lavori entro fine 2017. Tuttavia si prendono tempo fino al 31 dicembre per indicare una data definitiva».

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Regione e appaltatore stanno in questi giorni discutendo in sede di conferenza dei servizi riguardo i futuri flussi finanziari per completare l’opera. Al momento il cantiere è completato al 70%, la Regione e l’Asl hanno versato al costruttore 88 milioni; il pubblico dovrà versarne ancora 60 per la conclusione dei lavori.

«Come al solito si assiste al solito balletto di annunci, smentite e giravolte. In perfetta sintonia con quanto avvenuto durante le precedenti Giunte regionali», prosegue Campo. «Per gli amanti della dietrologia non possiamo dimenticare l’annuncio “definitivo” del direttore generale dell’Asl Cn2 Francesco Morabito che fino ad un anno fa garantiva il termine dei lavori per questo autunno. Tra un po’ le foglie cadono dagli alberi, ma lo scheletro dell’ospedale è ancora lì adagiato su una fragile collina.

Vorremmo inoltre capire una volta per tutte dove sono i 60 milioni (quindi già almeno 10 in più di quanto previsto dalle carte ufficiali) che Chiamparino e Saitta sembrano così sicuri saranno disponibili tra questo scorcio di 2015 e il 2016».

Campo conclude ricordando l’esposto presentato dal Movimento 5 stelle nel 2014: « Chissà se vedremo prima l’esito dell’inchiesta della magistratura contabile o la fine dei lavori. Intanto ricordiamo le espressioni usate dal Gip nell’escludere la rilevanza penale laddove ha evidenziato “l’impressionante lievitazione dei costi (e dei tempi) di realizzazione dell’immobile che sono derivati dall’improvvida scelta di costruire un edificio di notevoli dimensioni sulle pendici di una collina posta in un ambito territoriale notoriamente caratterizzato da fenomeni di dissesto”».

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