Le cantine reali di Govone nuovo volano del turismo?

Il sindaco Giampiero Novara e Ornella Ponchione, presidente dell'associazione Govone e il castello

GOVONE Allo studio un ampio piano di promozione del territorio
Le cantine reali del castello di Govone (patrimonio dell’umanità dal 1997) saranno il nuovo catalizzatore per la promozione del Roero. L’idea nasce da una proposta di collaborazione fatta dall’Associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, recentemente inseriti nel World heritage dall’Unesco. «Con soddisfazione è stato creato un gruppo di lavoro, di cui Govone sarà capofila, per partecipare al bando “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici”», spiega il presidente dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli Roberto Cerrato.

Il sindaco Giampiero Novara e Ornella Ponchione, presidente dell'associazione Govone e il castello
Il sindaco Giampiero Novara e Ornella Ponchione, presidente dell’associazione Govone e il castello

«Il progetto, che parte dalle cantine di Solaro ed è coordinato da Monica Chiabraudo, potrebbe divenire una fucina culturale capace di unire le residenze sabaude del cuneese, i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e la coltura della vite. La nostra associazione ha suggerito una linea, che il Comune di Govone ha recepito. In questi giorni sarà firmato un protocollo d’intesa che coinvolgerà altri 7, forse 8, Comuni limitrofi».

Per la politica di territorio anche il sindaco di Govone Giampiero Novara: «Auspichiamo la collaborazione tra due realtà tutelate dall’Unesco per dare visibilità all’intero territorio. Partiamo da punti fermi: nel 2015 Govone è stato inserito tra i luoghi del vino dai Paesaggi vitivinicoli e la vista dal castello è a 360° sui luoghi patrimonio dell’umanità. Questo sito è strategico». Le cantine che furono costruite dai Solaro a inizio Settecento saranno dunque il volano per rilanciare la cultura e il turismo di un’area molto vasta. A conferma, Cerrato chiosa: «Occorre fare squadra e lavorare con umiltà partendo da ciò che è stato fatto in passato e promuovendo anche altri siti e prodotti della zona».
Francesca Gerbi

 

Concluso il restauro, riaprono le Sale cinesi.
Con i ricavi delle visite, acquistate le audioguide

Sono conclusi e collaudati i lavori di restauro iniziati nell’autunno 2014 delle quattro Sale cinesi e della Galleria del priore del castello di Govone. «Il restauro, finanziato con circa un milione di euro di fondi europei, apparteneva a un unico progetto», spiega il responsabile tecnico Flavio Porro.

«La ditta Edilrestauro di Vicenza, con Soprintendenza e Amministrazione, ha restaurato le carte da parati e bonificato dei muri sottostanti. Con il ribasso d’asta sono stati migliorati l’illuminazione e i serramenti delle sale, in più è stata attuata una perizia di assestamento per ritoccare le opere di consolidamento messe in atto gli scorsi mesi sul primo piano. Ora c’è da restaurare gli ultimi armadi e ricollocare gli arredi».

Ad annunciare le prossime attività sul castello è Luca Malvicino, presidente dell’associazione neonata Govone residenza sabauda: «Dal 20 marzo, con Tulipani a corte, la residenza aprirà la domenica. Tutti i sabati dal 26 marzo al 23 aprile, su prenotazione, il professor Luigi Agangi terrà visite guidate alle Sale cinesi». Su questi primi mesi di attività Malvicino aggiunge: «Con gli introiti ottenuti dall’apertura del castello dallo scorso agosto a Natale acquisteremo le audioguide in tedesco e inglese. E abbiamo raggiunto gli scopi prefissi: la coordinazione delle associazioni del paese e la promozione della residenza».

Un’altra innovazione è annunciata dal sindaco Giampiero Novara: «Abbiamo l’autorizzazione per fare rinfreschi in occasione di eventi nel parco del castello. Verrà installata una tensostruttura sul retro che non limiti la fruibilità del sito».

f.ge.

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