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Riappaiono i fondi Crosetto, la Granda aspetta 24 milioni

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ALBA Nuovo capitolo nella querelle sui fondi Crosetto, 36 milioni di euro autorizzati dal Governo nel 2009 per interventi di viabilità nelle province di Cuneo e Asti ma revocati nel 2013 perché non impegnati con appalti. Nei giorni scorsi l’eurodeputato di Forza Italia Alberto Cirio ha riferito che una lettera del Ministero per le infrastrutture e i trasporti ha momentaneamente sospeso la richiesta di revoca dei fondi comunicata alle due Province interessate lo scorso novembre, in attesa di «tutte le verifiche tecnico-contabili propedeutiche al rilascio del nulla osta per l’erogazione delle somme richieste».

banconote euro
«È una conferma del fatto che il Ministero aveva formalmente avviato una procedura di revoca e che oggi l’ha sospesa, riservandosi di interpretare meglio la natura dei fondi e lasciando ben sperare perché siano mantenuti»,  ha commentato Cirio. «Conferma anche, contrariamente a quanto affermato da tanti parlamentari cuneesi, fortunatamente non da tutti, che i fondi Crosetto c’erano e sono reali, pertanto effettivamente spendibili». Dei 24 milioni di euro assegnati (e utilizzabili accendendo un mutuo di 15 anni) alla Provincia di Cuneo, 2,2 milioni di euro riguardano la variante di Pollenzo, 12 milioni il cofinanziamento per il terzo ponte sul Tanaro ad Alba, 7,5 milioni di euro la tangenziale di Cherasco  e 3 milioni l’adeguamento della strada provinciale 661 a Bra. Altri 12 milioni di euro erano previsti per l’astigiano.

e.f.

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