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Il 3 luglio al ciabot der bosch, ricordando Antonio Adriano

Al ciabot der bosch, ricordando Antonio Adriano

MAGLIANO  A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 2 luglio 2006, la comunità maglianese ricorderà l’indimenticato Antonio Adriano con una giornata di preghiera, ma soprattutto di genuina e semplice festa come sarebbe piaciuto al grande “Tonio”. Appuntamento, alle 17 di domenica 3 luglio, nell’area di quello che tutti conoscono come “il ciabot di Tonio”, sulla collina “del Bosco” per ricordare il compagno di tante belle giornate, alla sua maniera, con allegria, al ritmo di canti e balli, sorseggiando del buon vino e mangiando i prodotti di quella terra che Antonio amava di un amore vero ed incondizionato.

Eccellente fotografo, arguto scrittore, fine studioso, grande esperto di etnologia ed etnografia, nonché amante della musica, Antonio era tutto questo e molto altro ancora. A Magliano tutto parla di lui, dal polo museale che porta il suo nome, all’interno del castello Alfieri, alle note dell’ancora attivissimo “Gruppo Spontaneo” da cui discendono direttamente o indirettamente tutte le associazioni del territorio fino al “ciabot” acquistato dagli “Amici del Castello”.

«Antonio si è fatto terra al maturar del grano, quando sulle colline si accendono i falò e le lune delle lunghe feste estive e il canto notturno si distende sulle pavesiane colline libere. Cosi vogliamo ricordare Antonio Adriano, ultimo saggio uomo selvaggio della postmodernità che se ne va nel tempo dei raccolti. Ritornerà ad ogni risveglio primaverile, quando l’albicocco si ricoprirà ancora di fiori, quando l’incessante ciclo delle stagioni, dell’eterno ritorno, trionferà come sempre sulla morte dell’inverno», con queste parole lo ricorda ogni anno l’amico Piercarlo Grimaldi.

Marcello Pasquero

 

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