La zanzara tigre impazza, il Comune disinfesta

La zanzara tigre impazza, il Comune disinfesta

PREVENZIONE L’allarme zanzare in Piemonte è salito negli ultimi giorni di agosto. Le alte temperature sono accompagnate da un nuovo aumento della zanzara tigre. Secondo il Meteo zanzare sviluppato da Vape foundation, che promuove la ricerca scientifica per sostenere la lotta agli insetti nocivi, l’aumento delle zanzare per la scorsa settimana, ultima di agosto, è dell’8 per cento (dato che si riferisce a un incremento complessivo nel numero di insetti rispetto alla settimana precedente ed è consultabile sul sito www.vapefoundation.org).

Così il Comune ha proseguito nell’azione di contenimento e fino a settembre, nelle ore notturne, farà interventi di disinfestazione con prodotti nebulizzati ad azione rapida e compresse insetticide-larvicide depositate nelle caditoie stradali.

Oltre alle zone di corso Langhe, corso Cortemilia, corso Piave, località San Cassiano, via Ognissanti e frazione Mussotto, gli interventi sono stati estesi anche alle zone di viale Masera e via 25 Aprile. «Quella che facciamo da anni», spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Alba Massimo Scavino, «è un’azione di contenimento e preventiva affinché si possa incidere sulla diminuzione della riproduzione delle larve».

Ma quanto costa ad Alba la zanzara tigre e da cosa dipende, ammesso che ci sia, l’incremento complessivo? Scavino risponde: «L’intervento viene finanziato da fondi comunali per un importo di ottomila euro e, appunto, viene fatto per prevenire i picchi per la presenza determinata da fattori meteorologici». E nonostante paia che il fenomeno sia ora perfettamente domato, Franco Giovanetti, direttore del servizio di prevenzione dell’Azienda sanitaria, spiega i problemi che in ipotesi potrebbero essere associati al temuto insetto: «Oltre al fastidio stesso per la puntura, potrebbe veicolare dei virus, come dengue, chikungunya e zika virus, che ora non sono presenti e dunque il loro rischio di trasmissione è solo potenziale, tuttavia credo sia giusto attuare azioni preventive».

Francesca Gerbi

 

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