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Migranti a Sommariva. Le scuse della Prefettura per il mancato avviso

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SOMMARIVA PERNO Non si è fatta attendere la risposta della Prefettura alla lettera con la quale, venerdì 30 settembre, il primo cittadino sommarivese Simone Torasso aveva lamentato di non essere stato informato che l’agriturismo Le vignole era stato giudicato idoneo ad accogliere i migranti e vi erano stati inviati sette giovani.

«Non è questione di accoglienza», aveva precisato Torasso, «ma di rispetto delle formalità istituzionali. Il comune è un ente autonomo, come stabilisce la Costituzione. A noi si chiede di rispettare lo Stato e le sue direttive. Noi lo garantiamo. Mi aspettavo che i suoi rappresentanti  avessero altrettanto rispetto nei confronti del Comune e mi informassero preventivamente; avrei preferito non avere la notizia, per caso, da alcuni sommarivesi che avevano visto passare i migranti».

Sabato 1° ottobre, al mattino, con una telefonata diretta al sindaco, sono giunte le scuse della Prefettura.

Dall’altro capo del filo, la dottoressa Maria Antonietta Bambagiotti, vice Prefetto di Cuneo. «Ho spiegato al sindaco», ha raccontato Bambagiotti, «che si è trattato di una banale dimenticanza da parte mia e gli ho presentato le mie scuse. In quei giorni erano stati molti gli arrivi in Provincia e avevo annotato i nomi di tutti i sindaci da avvertire. Purtroppo, mi è sfuggito, ma si è trattato solo di una dimenticanza causata dalla mole di lavoro accumulata, non voleva certo essere una mancanza di rispetto»

«Attualmente nella Granda ci sono 1.800 persone che hanno fatto richiesta di asilo. L’emergenza è grave e continua», prosegue il vice Prefetto. «Con gli ultimi sbarchi sono arrivate in Italia altre ottomila persone, che vanno smistate nelle varie strutture idonee, anche nel Cuneese».

Per Torasso l’incidente è chiuso: «Mi è stato spiegato l’accaduto e presentate delle scuse. Ho capito e per me va bene così, ma spero non accada di nuovo».

Migranti a Sommariva. Le scuse della Prefettura per il mancato avvisoE mentre i sette giovani, tra i 18 e i 25 anni, originari del Senegal, Gambia e Ghana, si stano ambientando alle Vignole, in attesa di iniziare le lezioni di italiano, Torasso si muove per impegnarli in attività utili per la comunità. Il primo cittadino racconta: «Ho chiesto di attivare una convenzione affinché possano svolgere piccoli lavori, all’interno delle strutture comunali e a servizio di esse, come già accade in altri Comuni. È un modo efficace e attivo per facilitarne l’integrazione».

Il vice Prefetto concorda, annunciando: «Sto per inviare a Sommariva Perno la bozza di convenzione adottata in altri Comuni. Siglata questa, i giovani potranno svolgere attività diverse, dalla pulizia delle aiuole a piccole manutenzioni. Abbiamo visto che i giovani migranti si prestano con entusiasmo a queste forme di volontariato: per loro è un modo di ricambiare quanto ricevono e hanno così occasione di impegnare le giornate, incontrare altre persone, apprendere la lingua, tessere relazioni». In una parola, integrarsi. Uno degli obiettivi primari dell’emergenza migranti.

Valeria Pelle

 

 

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