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Bra: rottamazione anche per le cartelle esattoriali del Comune?

Bra: con l’avanzo 2015 lavori su strade ed edifici pubblici

BRA È entrata in vigore nei giorni scorsi la legge voluta dal governo Renzi che, oltre all’abolizione di Equitalia, prevede la definizione agevolata per il pagamento delle cartelle esattoriali, la cosiddetta “rottamazione”. La norma prevede in particolare: non si pagheranno sanzioni e interessi; le contravvenzioni stradali sono incluse, ma in questo caso vengono scontati solo gli interessi; il pagamento sarà a rate, fino a un massimo di cinque; il 70 per cento delle somme dovute dovrà essere versato il prossimo anno, il restante nel 2018; per accedere alle agevolazioni c’è tempo fino al 31 marzo 2017.

60 giorni di tempo per decidere

Questo vale per gli enti che si avvalevano di Equitalia come riscossore. Per quanto riguarda le altre istituzioni pubbliche, che hanno stipulato contratti con agenzie diverse di esazione, la legge prevede che, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, decidano se avvalersi della possibilità della rottamazione delle cartelle. È il caso anche del Comune di Bra, che dal 2015 si è affidato alla Maggioli.
Spiega il vicesindaco e assessore alle finanze Gianni Fogliato: «Non abbiamo ancora preso una decisione. Intendiamo fare una scelta condivisa con gli altri Comuni maggiori della provincia, per non creare situazioni di disparità a pochi chilometri di distanza. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i colleghi amministratori».
Intanto, secondo fonti attendibili, nei Comuni si sarebbe registrato un forte calo dei pagamenti da parte di chi aveva in corso procedure di riscossione, che ora temporeggia sperando in una riduzione del dovuto, a seguito della nuova normativa.
Per quanto riguarda i debiti insoluti precedenti al 2015, il Comune di Bra si è affidato alla società Atrea di Torino, azienda specializzata nel settore, che sarà pagata sulla base di quanto riuscirà a recuperare. I numeri in questione sono molto grandi: 37.600 i debitori coinvolti per un valore di 6,5 milioni di euro non pagati (multe, tassa rifiuti, Imu, canoni, ecc.).
Diego Lanzardo

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