ALBA La vergine, il celebre dipinto di Gustav Klimt che raffigura la molteplicità dei sentimenti delle donne attraverso una spirale di figure aggrovigliate, adorna la copertina dell’ultimo libro di Paola Leonardi.
Una scelta iconografica fatta non a caso, dato che il volume – che verrà presentato in sala Riolfo il 14 dicembre alle 20.30 – tratta di una complessità di sentimenti, a volte contrastanti e certo difficili da raccontare, che costituiscono forse il più oscuro e minaccioso male delle donne: la depressione.
Depresse non si nasce, si diventa è il titolo del volume in cui la sociologa, psicologa e psicoterapeuta albese condensa le riflessioni e le esperienze maturate durante una lunga carriera professionale, vissuta a fianco delle donne, immersa nel disagio femminile.
A monte, una scelta coraggiosa e non comune: Leonardi negli anni ’70 lascia il suo lavoro di “sociologa delle istituzioni” nell’ambito pubblico e, con esso, le sicurezze ed i privilegi del suo ruolo, per collaborare insieme a un gruppo di figure professionali diverse, alla cura di persone definite psicotiche, schizofreniche, nevrotiche o depresse. Affronta il problema del disagio delle donne, della loro depressione, ne studia le cause e le forme e fonda il Centro Autostima Donne. Un percorso di cui questo libro è frutto maturo.
«La depressione che colpisce le donne ha le sue radici nel disvalore femminile, che a tutt’oggi sopravvive anche nel mondo occidentale», afferma Leonardi, che conclude sottolineando, però, come «dalla depressione si possa uscire ritrovando, insieme alle altre donne, i propri punti di forza e scoprendo la propria vera identità».
Al termine della presentazione, a ingresso gratuito, verrà offerto uno spuntino della buonanotte.
Valeria Pelle
