I 230 volontari albesi dell’Asava decidono di resistere

I 230 volontari albesi dell'Asava decidono di resistere

IL CASO I 230 volontari dell’Asava (Associazione servizio autisti volontari ambulanza) hanno deciso di proseguire nell’attività quarantennale al servizio della popolazione di Alba, Bra, Langhe e Roero. Una decisione presa nonostante il malumore di gran parte dei volontari per l’indisponibilità dell’autorimessa in cui trovavano ricovero i 10 automezzi e le 12 autoambulanze, ritenuta non più agibile dal 1° gennaio 2017.  «La maggioranza è disposta ad andare avanti nonostante tutto», spiega il presidente di Asava Leoluca Mancuso, che precisa: «Restano da collocare parecchie tessere per assicurare la prosecuzione dell’attività della nostra associazione nei prossimi anni, prima tra tutte il reperimento di un ricovero per i mezzi, ma anche le dovute garanzie da parte dell’Asl e delle istituzioni».

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L’Asl Cn2 parla tramite il direttore generale Danilo Bono: «Preso atto che l’autorimessa Asava non è più agibile, ci siamo mossi immediatamente per trovare soluzioni alternative che ora sono al vaglio dell’associazione. Personalmente ritengo Asava un presidio importantissimo per il territorio, ma penso che per renderla maggiormente competitiva debba svincolarsi da un rapporto diretto con l’Asl Cn2. Questo passaggio è previsto anche dalla legge a partire dal 1° gennaio 2018, per cui stiamo accompagnando l’associazione a strutturarsi per essere in grado di stipulare convenzioni con più aziende. Per quanto ci riguarda cambierà nulla, a partire dal 2018 Asava potrà operare in convenzione con l’Asl Cn1 per il 118 e con la Cn2 per i servizi di trasporto con automezzi e autoambulanze, che continueranno a essere regolarmente rimborsati».

Il direttore generale conclude: «In parole povere nulla muterà per Asava, che rappresenta una straordinaria risorsa per il territorio, se non nel migliorare la propria ragione organizzativa. Ciò che voglio dire ai volontari è che stiamo facendo e faremo tutto il possibile per sostenere l’attività dell’Asava – che con i suoi 230 volontari rappresenta un valore aggiunto – per renderla competitiva con tutte le altre associazioni di volontariato».

Marcello Pasquero

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