CANALE
Programmati solo dei nuovi loculi per 181mila euro
Nonostante un avanzo di amministrazione di 1,2 milioni di euro e la quasi inesistenza di mutui, resta l’amaro in bocca al sindaco di Canale Enrico Faccenda per non poter programmare con maggiore libertà un piano di investimenti.
A determinare ciò sono i vincoli imposti dal patto di stabilità che non sempre premia i più virtuosi.
«Pur godendo di una situazione economica solida, la programmazione degli investimenti è difficoltosa perché non possiamo contare sulle uniche due leve utili a programmare gli investimenti nel modo in cui vorremmo», si è lamentato Faccenda nel Consiglio di lunedì 30 gennaio.
Il bilancio di previsione 2017-2019 rispetta gli equilibri finanziari e garantisce il pareggio generale. Le spese correnti sono di 3.093.147 euro, quelle in conto capitale 2.317.507 euro e comprendono 1,125 milioni di euro per il Centro benessere, 340mila euro per opere non concluse nel 2016 e 517mila euro per completare il progetto utile a rendere più efficiente, dal punto di vista energetico, l’istituto comprensivo. Scarno il programma triennale delle opere pubbliche, in cui è stato inserito un unico intervento da 181mila euro per la realizzazione del nono lotto di loculi nel cimitero comunale.
La minoranza si oppone
Pur apprezzando e cogliendo l’invito del sindaco di Canale Enrico Faccenda a visionare, insieme ai tecnici, i documenti relativi al bilancio comunale, ancor prima della seduta consiliare, il gruppo di minoranza, in sede di Consiglio, si è espresso con voto contrario.
«Dopo due anni e mezzo di richieste alla maggioranza, finalmente siamo stati accontentati e abbiamo avuto modo di comprendere meglio il bilancio, mediante un incontro esplicativo con la segretaria», ha precisato il capogruppo di minoranza Piera Ternavasio, aggiungendo: «Siamo contenti che sia un bilancio sano e siamo consapevoli delle grandi difficoltà e dei vincoli imposti dallo Stato. Il nostro voto è però contrario, in quanto il bilancio non risponde alle priorità e alle scelte che avrebbe effettuato il nostro gruppo».
Piera Ternavasio contesta, in particolare, il milione e 125mila euro per il Centro benessere: «A pochi chilometri di distanza c’è già una piscina. Non riteniamo opportuno costruirne un’altra a Canale: il numero di abitanti che ne potrebbe usufruire non sarà sufficiente a coprirne le spese. Sarebbe stato meglio trasformare la struttura in un palazzetto dello sport».
Elena Chiavero