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Nella New York imbiancata, i giovani diplomatici di Alba e Bra al lavoro all’Hilton

Nella New York imbiancata, i giovani diplomatici di Alba e Bra al lavoro all'Hilton 1

NEW YORK La nevicata epocale che ha investito la Grande Mela  (l’hanno definita la bufera più violenta degli ultimi 50 anni) non ha fermato i 38 giovani diplomatici albesi che martedì hanno sfruttato l’ultima giornata di libertà per osservare le abitudini americane sotto la neve prima di immergersi nei lavori delle Commissioni alle Nazioni unite.

Tommaso e Ilaria, dell’Istituto Einaudi di Alba, si sono avventurati lungo una Times square imbiancata, come si vede dalla foto qui sotto, vestendo ancora per un pomeriggio i panni (anzi i cappotti) dei turisti prima di essere assorbiti dalle discussioni su bracconaggio e libertà di stampa nelle sale dell’Hilton hotel.

Nella New York imbiancata, i giovani diplomatici di Alba e Bra al lavoro all'Hilton

Ieri, 15 marzo, i ragazzi di Alba e Bra e i loro “colleghi” provenienti da tutto il mondo sono stati talmente coinvolti, durante tutto il giorno, nei lavori delle diverse Commissioni alle quali erano assegnati, che hanno potuto mandarci solo un selfie (qui sotto) scattato durante una pausa dei dibattiti.

Nella New York imbiancata, i giovani diplomatici di Alba e Bra al lavoro all'Hilton 1

I giovani impegnati nella Commissione Africa Union hanno dapprima votato per decidere quale argomento trattare per primo tra bracconaggio e libertà di stampa e si sono subito accorti di quanto sia impegnativa e sfibrante la diplomazia. Tommaso, di Alba, racconta: «Abbiamo capito che il lavoro del delegato è davvero duro. E, anche se siamo consapevoli che la risoluzione che stiamo cercando di raggiungere non verrà attuata veramente, sentiamo un grande peso sulle spalle».

«Oggi, giovedì 16 e domani, venerdì 17 marzo, saremo ancora impegnati nelle sale dell’Hilton hotel riservate all’Onu», precisa Edoardo, del Da Vinci di Alba.  «Ci stiamo occupando di argomenti diversi, dal traffico d’armi all’emergenza idrica, dalle condizioni delle donne alla libertà di stampa e, per ognuno di questi temi, dovremo definire una risoluzione condivisa entro la giornata di venerdì, per presentarla, all’interno del Palazzo di vetro dell’Onu, sabato».

v.p.

 

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