Gli alunni delle elementari di Treiso diventano programmatori

Gli alunni delle elementari di Treiso diventano programmatori

TREISO Le scuole elementari hanno partecipato al progetto “Maker@scuola”. I maker, sono gli “artigiani digitali”, inventori, autori e artisti che progettano e autoproducono nei loro laboratori apparecchi, software e robot. Il lavoro degli insegnanti è stato di verificare se queste modalità, riproposte in classe, possano contribuire al superamento dei metodi di istruzione tradizionali. La scuola di Treiso ha preso parte al progetto, sperimentando l’uso delle stampanti 3D nella didattica quotidiana.

I bambini della classe seconda hanno realizzato dei giocattoli seguendo le tre fasi di elaborazione: think (trovare soluzioni su come risolvere il compito assegnato), make (gli alunni progettano gli oggetti sul software e poi stampano il disegno con la stampante 3D) e improve (ciascun gruppo controlla il funzionamento di quanto prodotto). Gli alunni della quinta elementare e prima media hanno partecipato al laboratorio “Robot@Treiso”, durante il quale i ragazzi, seguiti da un genitore e un insegnante, hanno sperimentato alcuni tipi di robot. I bambini della prima classe, con quelli dell’infanzia, si sono incontrati per alcune semplici attività di robotica.

Il frutto di questo impegnativo lavoro è stato presentato ai genitori dagli insegnanti durante una serata in occasione della rappresentazione teatrale Pinocchio, il burattino che diventò bambino, realizzata dagli alunni del triennio. I ragazzi con cartelloni e fotografie, hanno raccontato le fasi del progetto e mostrato gli oggetti realizzati con la stampante 3D.

Le insegnanti, assieme al dirigente scolastico Pier Luigi Rocca, hanno ringraziato le associazioni del paese per aver finanziato l’acquisto delle apparecchiature necessarie per portare avanti il progetto. Durante la serata sono stati conferiti gli attestati ai presidenti delle Pro loco di Treiso e Barbaresco, del gruppo Alpini di Treiso e dell’associazione anziani di Treiso, per il contributo donato alle scuole.

Silvana Fenocchio

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